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Università Modena e le Borse di Studio L’Oreal Italia per le donne e la Scienza


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Tra le cinque giovani scienziate che hanno ricevuto la Borsa di Studio “L’Oreal Italia per le donne e la Scienza” c’è una ricercatrice del Dipartimento di Chimica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.


La dott. ssa Valeria Righi, nata a Basilea nel 1979 e residente in provincia di Modena, è stata selezionata tra centinaia di candidature, pervenute da tutta Italia, assieme ad altre quattro colleghe, tra cui: Anna Olivieri, genetista dell’Università di Pavia, Luisa Ostorero, astrofisica dell’Università di Torino, Cristina Ronchi, endocrinologa dell’Università degli studi di Milano, ed Elisabetta Versace, psicologa dell’Università Milano Bicocca.
La giuria, di alto profilo scientifico era presieduta dal prof. Umberto Veronesi e composta dal prof. Mauro Anselmino, Direttore dell’Istituto di Fisica Teorica all’Università di Torino, dalla prof. ssa Maria Benedetta Donati, Coordinatore Scientifico dei Laboratori di Ricerca dell’Università Cattolica di Campobasso, dalla dott. ssa Cristina Emanuel, Direttore Scientifico per L’Oréal Italia, dal prof. Danilo Mainardi, docente di Ecologia Comportamentale all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dalla prof. ssa Marcella Motta, Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Scienze Endocrinologiche e Metaboliche dell’Università Statale di Milano, dal dott. Mario Primicerio, Vice Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, ha assegnato ad ognuna delle vincitrici una borsa di studio del valore di 15.000 euro, che consentirà ad esse di proseguire la propria attività di ricerca nel campo delle Scienze della Vita e della Materia.
Il progetto di ricerca presentato dalla dott. ssa Valeria Righi, che sarà svolto presso il Dipartimento di Chimica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia in collaborazione col gruppo di ricerca della prof.ssa Luisa Schenetti, riguarda l’identificazione dei biomarker diagnostici per la medicina clinica per aumentare la sopravvivenza e migliorare la qualità della vita nelle persone affette da neoplasie cerebrali. L’idea di base è quella di combinare i profili biochimici dei tessuti, ottenuti con la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare, e l’espressione dei geni che controllano specifiche vie metaboliche. Lo scopo è di ottenere un’ “impronta digitale” unica per ciascun tumore cerebrale.

La cerimonia di assegnazione delle Borse di Studio “L’Oreal Italia Per le Donne e Ia Scienza”si è svolta lo scorso 25 maggio presso la Sala di Rappresentanza dell’Università degli studi di Milano alla presenza di Diana Bracco, Presidente Assolombarda, del prof. Enrico Decleva, Rettore dell’Università degli studi di Milano, di Giampaolo Landi di Chiavenna, Assessore alla Salute del Comune di Milano, di Alessandra Servidori, Consigliera Nazionale di Parità del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, del prof. Giovanni Puglisi, Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e del prof. Umberto Veronesi.

“Al di là del valore e del prestigio del premio – ha sottolineato il Rettore prof. Aldo Tomasi – va sottolineato che ancora una volta una nostra giovane ricercatrice ha saputo distinguersi a livello nazionale ed internazionale, segnalandosi per la bontà e qualità di progetti di ricerca che contribuiscono a rafforzare tra la comunità scientifica l’impegno e la considerazione per il nostro Ateneo. A questa ragazza voglio esprimere l’orgoglio mio e di tutti i colleghi per questo risultato, che mi auguro incoraggi altri, a livello sia istituzionale che privato, a sostenere la ricerca universitaria”.

La dott. ssa Valeria Righi si è laureata nel 2004 in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche all’Università di Modena a Reggio Emilia, e, nel 2007, ha conseguito il Dottorato Europeo in Biochimica presso l’Università di Bologna, con una tesi dal titolo “Identification of biochemical markers in human neoplasms through Nuclear Magnetic Resonance techniques”, svolgendo la maggior parte del lavoro presso il Dipartimento di Chimica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Da quasi un anno la dottoressa Valeria Righi lavora come post-doc alla Harvard Medical School di Boston.