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Sassuolo: Pattuzzi risponde a Caselli sulla sicurezza


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“Io sarei il preoccupato? Direi che in fatto di slogan Luca Caselli se ne intenda molto più di chiunque altro e le sue dichiarazioni lasciano intendere comei sondaggi che a suo parere lo danno al 56 – 58% al massimo sono stati fatti tra i suoi familiari”.

Il candidato Sindaco Graziano Pattuzzi commenta in questo modo le dichiarazioni rilasciate da Caselli al termine della conferenza stampa sulla sicurezza fatta ieri dallo stesso Pattuzzi e dal Senatore Giuliano Barbolini.


“Lui e tutta Sassuolo – prosegue Pattuzzi – sanno bene che in via Adda ho agito in tempi non sospetti, ho chiuso decine di appartamenti senza l’aiuto di Berlusconi, del decreto Maroni ecc, semplicemente caricandomi sulle spalle le responsabilità, le difficoltà, i problemi di azioni che avevano l’unico scopo di riportare tranquillità in una zona che ormai non ne poteva più di slogan e promesse fine a se stesse. In via Adda abbiamo già fatto tanto ma non abbiamo ancora finito: lo faremo nei prossimi cinque anni così come nei cinque passati abbiamo fatto in via S.Pietro, in via Circonvallazione e abbiamo gettato le basi per “fare” in via del tricolore.


La sicurezza a Sassuolo ha bisogno di persone che capaci di affrontare le difficoltà giorno per girono, con impegno e purtroppo con pochi mezzi. Io, senza mezzi governativi, ho fatto e farò: il Governo non da ciò che ha promesso, come i 25 agenti in più!


I sassolesi sanno bene che gli slogan di Caselli sono fini a se stessi, perché sono anni che li pronuncia e perché fino ad ora è stato in grado solamente di pronunciare quelli.

Due mesi fa ha annunciato – commenta Pattuzzi – che lui e Menani tutte le notti avrebbero pattugliato la città, poi ha affermato di non averlo mai detto; ha dichiarato che avrebbe reso nota la sua squadra di Giunta poi non e’ stato in grado di fare l’annuncio. Proseguo: ha annunciato che gli scarti delle mostre di Roma arriveranno a Sassuolo per fare della nostra città la capitale culturale del nord, ha annunciato che la bretella andrà al Cipe mentre Anas e Ministero devono solamente decidere quale progetto scegliere tra le due proposte serie che hanno sul tavolo da anni; ha annunciato la fiera campionaria di Sassuolo per risolvere il problema della crisi ceramica: è evidente a tutti come – ironizza Pattuzzi – le nostre ceramiche vendano il 75% dei loro prodotti tra Frassinoro, Toano, Casalgrande, Formigine e Vignola.


Ha annunciato che il Comune si farà garante con le banche per tutte le linee di credito delle aziende sul territorio sassolese, senza sapere che una cosa simile comporterebbe milioni di euro di garanzie che andrebbero reperite attraverso tasse locali, però allo stesso tempo ha detto che toglierà le tasse di occupazione del suolo pubblico alle aziende in centro.

Come si diceva un tempo – conclude il candidato Sindaco Graziano Pattuzzi – l’anella al naso i sassolesi non ce l’anno: questo significa prenderli in giro; amministrare una città è ben altra cosa”