E’ promosso dal Sindacato Inquilini Sunia e della Cgil di Modena, l’incontro-dibattito di domani – mercoledì 3 giugno – “Il Piano casa dimentica
gli affitti?” (ore 9-13, sala “9 Gennaio 1950”, piazza Cittadella 36).
Dopo l’introduzione su “Politiche abitative e Piano Casa” di Antonietta Mencarelli segretario provinciale Sunia, è prevista la presentazione
dell’indagine “Costo della casa e redditi delle famiglie modenesi” del professor Massimo Baldini docente della Facoltà di Economia dell’Università
di Modena e Reggio Emilia.
Alle ore 9.40 la relazione dell’avvocato Yuri Trovato su “Sfratti e morosità a Modena”. Alle 10 il dibattito fra Giancarlo Muzzarelli assessore
regionale alla Programmazione e sviluppo territoriale, Massimo Mezzetti consigliere regionale Sinistra Democratica, Leonardo Masella consigliere regionale del Partito di Rifondazione Comunista e Paolo Lanna responsabile politiche dello Stato sociale Cgil Emilia-Romagna.
Sono invitati all’iniziativa, e sono previsti fra gli altri, gli interventi di amministratori modenesi, del presidente di Acer (edilizia pubblica),
rappresentanti di Imprese e Cooperative di abitazione, Sindacati, Associazioni dei piccoli proprietari, lavoratori, pensionati, cittadini
immigrati e studenti universitari.
Con questa iniziativa pubblica, Sunia e Cgil portano all’attenzione le tante problematiche legate alla casa e in particolare la carenza di
politiche di sostegno per gli affitti.
“Il recente Piano Casa varato dal Governo è solo un piano edilizio, sembra dimenticarsi di chi è in affitto – commenta Antonietta Mencarelli del Sunia
– punta tutto sulle facilitazioni per gli ampliamenti delle case di proprietà, per gli aumenti di cubatura di ville e villette, ma niente o quasi per quelle famiglie che non sono troppo povere per accedere alle case popolari, ma al tempo stesso non possono permettersi i canoni di libero mercato che si mangiano sino al 50-60 % dello stipendio”.
Per dare risposte a queste famiglie e a coloro che subiscono lo sfratto per morosità, il Sunia e la Cgil rivendicano – accanto a provvedimenti urgenti
indicati nel protocollo anti-crisi sottoscritto a febbraio con la Provincia, Comuni e associazioni economiche modenesi – l’ampliamento dell’edilizia popolare pubblica, l’aumento delle case in affitto tramite l’“Agenzia Casa” dei Comuni, il rilancio dei canoni concordati per le abitazioni private aumentando gli sgravi fiscali sia per proprietari che
inquilini.
Ancora, occorre sollecitare le cooperative e le imprese edilizie a mettere a disposizione abitazioni a canone sociale, in sostanza costruire un vero e proprio piano per l’affitto che permetta a giovani, giovani coppie, a studenti e lavoratori fuori sede, a pensionati soli, a lavoratori immigrati di avere una offerta abitativa adeguata senza cadere nella soglia della
povertà.
Si chiede anche al Governo di cancellare i tagli sul Fondo Sociale per l’Affitto (i fondi statali dal 2000 al 2011 diminuiscono del 69,58%) “che
purtroppo – commenta la segretaria del SUNIA – rischia di diventare una scatola vuota nonostante gli sforzi dei Comuni modenesi e della Regione Emilia-Romagna a implementare queste risorse”.
“Serve anche una vera lotta all’evasione fiscale – aggiunge Mencarelli – l’intensificazione dei controlli per far emergere gli affitti in nero,
diffusi soprattutto nelle fasce sociali deboli come studenti e lavoratori immigrati. I proventi del recupero dell’evasione dovrebbero essere
reinvestiti in nuova edilizia pubblica”.