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Sassuolo: la Questura smentisce l’Onorevole Sbai


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“Non esiste nessun elemento che ci induca a pensare che nei due centri culturali islamici presenti a Sassuolo vengano svolte attività di reclutamento terroristico. Non risulta da nessuna attività di indagine della Questura di Modena ne tantomeno da altre Questure italiane. Le attività di entrambi i centri sono costantemente monitorate dalla Questura con un’ingente attività investigativa che non ha mai dato segnali d’allarme di questo tipo”.

Sono le parole del Vice Questore Aggiunto Francesco Panetta, responsabile del Commissariato di Sassuolo che smentiscono categoricamente le illazioni avanzate dall’Onorevole Souad Sbai in visita a Sassuolo.
“In campagna elettorale – afferma il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi – tutto è permesso, credo però che agitare la paura della gente facendo dichiarazioni che non sono provate anzi, smentite dagli organi di polizia, facendo leva sul sentimento di insicurezza della gente per poi tornarsene a casa propria lasciandoci il compito di rassicurare le persone sia un fatto grave, sconsiderato e sinonimo di scarso senso civico.
Combattere le associazioni eversive, il reclutamento terroristico non è certo compito di un Sindaco che non ne ha le competenze e tantomeno gli strumenti: se a Roma sono sicuri di questo perché non fanno qualcosa?

Bastava che l’Onorevole, nello svolgimento delel sue funzioni, alzasse il telefono e chiamasse il Sindaco o il Questore. Se, invece, come appare chiaro si è trattato di una boutade elettorale, condita di tanti “secondo me” e “a mio parere” è la prova di quanto affermo da tempo: pur di conquistare un voto in più la destra non si fa scrupoli nell’agitare le paure, nel creare un terrore che lei stessa promette di debellare. Governare è un’altra cosa.

Personalmente ripongo più fiducia nelle parole del Responsabile del Commissariato di Polizia di Stato di Sassuolo, piuttosto che nelle esternazioni propagandistiche di un Onorevole che ieri è stata portata a Sassuolo e questa mattina è già a Roma o in qualche altra città italiana a ripetere lo stesso copione.


Il Centro Culturale Islamico di via Cavour non ha mai dato problemi di ordine pubblico, al massimo qualche lamentela d’intralcio al traffico, con El Huda che gestisce il centro culturale islamico di via Radici, invece, abbiamo siglato un protocollo quanto mai ferreo che l’associazione sta rispettando nei minimi termini: basta passare per via Regina Pacis, cosa che probabilmente l’onorevole non ha nemmeno fatto, per rendersene conto.

Il resto – conclude il Sindaco Graziano Pattuzzi – sono frottole elettorali che però, proprio perché vanno a colpire le persone nelle sue paure più remote, sono quanto mai sconsiderate e condannabili”.