Nonostante fosse in pensione continuava a mantenere un fitto giro di contatti e di affari. E’ quanto e’ emerso dalle testimonianze dei familiari e dell’entourage dell’ex agente di borsa, Silvano Azzolini, rapito ieri mattina intorno alle 7 a Villanova di Castenaso.
Intanto, sono continuate anche oggi le indagini dei Pm di Bologna Valter Giovannini e Elisabetta Melotti, che seguono l’inchiesta insieme al procuratore aggiunto Massimiliano Serpi. Gli inquirenti, comunque, sono orientati nel considerarlo un sequestro anomalo, nel quale i rapitori non aspirerebbero a chiedere un riscatto alla famiglia, ma a arrivare al denaro direttamente tramite la vittima.R
Azzolini teneva in piedi una complessa rete attiva di intermediazioni finanziarie di tipo immobiliare, tra cui l’affitto di capannoni per attivita’ artigianali, su cui gli inquirenti hanno acquisito una corposa documentazione. Per ora non sono emerse situazioni debitorie, ma solo rapporti normali, per quanto molto intensi, di lavoro.
Nel frattempo e’ stato lanciato un nuovo appello affinche’ chiunque abbia notato i movimenti del furgone bianco utilizzato nel rapimento si faccia vivo, anche in forma anonima o solo per comunicare piccoli dettagli. Le indagini, infatti, si stanno concentrando sugli spostamenti del mezzo, sui quali pero’ sembra mancare qualche dettaglio, una ricostruzione resa piu’ complessa anche dal fatto che la targa del furgone e’ risultata rubata e appartenente a un’automobile.
