Home Bologna Frode da 10mln in Sicilia: 9 imprenditori coinvolti, tra questi un bolognese

Frode da 10mln in Sicilia: 9 imprenditori coinvolti, tra questi un bolognese


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guardia-di-finanzaUna maxi evasione da 10 milioni di euro è stata scoperta dai finanzieri della compagnia di Caltanissetta che hanno denunciato 9 imprenditori di varie regioni al termine di una verifica fiscale nei confronti di una societa’, formalmente con sede a Serradifalco (Caltanissetta), responsabile della frode fiscale. La ditta, attiva nel settore della fabbricazione di strutture metalliche, avrebbe emesso fatture false quantificate in oltre 8,5 milioni di euro nei confronti di numerose aziende che le hanno utilizzate per ridurre le imposte da versare all’erario. Le indagini sono partite nel 2007, quando in uno stabile del paese era stata scoperta la sede fittizia di una società a responsabilità limitata, con un consistente giro di affari, che gestiva formalmente numerosi dipendenti. Perquisizioni e accertamenti bancari hanno consentito di ricostruire la reale consistenza dell’impresa, trasferita dalla Lombardia a Serradifalco con il preciso intento di sottrarla a possibili controlli dal momento che già nel 2004 aveva accumulato un debito di imposta di oltre un 1,8 milioni di euro, mai versato.

Inoltre, tra il 2004 ed il 2005, la società ha emesso moltissime fatture false nei confronti di una cinquantina di imprese operanti nel Nord Italia. Il volume d’affari della società, ricostruito dalle Fiamme gialle per gli anni 2004 e 2005, tra fatture vere e fatture false, ammonta a quasi 10 milioni di euro, con un danno per l’erario, tra Irpeg, Irap, Iva, e ritenute previdenziali, quantificato in 3 milioni di euro circa.

Le nove persone segnalate all’autorità giudiziaria sono un 35enne di Bergamo, un 57enne di Palosco (Bergamo), un 40enne di Trescore Balneario (Bergamo), un 53enne di Castrezzato (Brescia), un 24enne di Manfredonia (Foggia), un 69enne di Sovere (Bergamo), un 58enne di Vergato (Bologna), un 45enne di Trescore Balneario e un 57enne di Alessandria.

Contestati i reati di emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio, falso ideologico, occultamento e distruzione di documenti contabili, truffa ai danni dello Stato e illecita somministrazione di manodopera.