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Energia: accordo Regione-Confservizi Emilia-Romagna


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economia-energia-fotofoltaicoConfservizi e Regione hanno siglato oggi il protocollo
d’intesa per la promozione degli interventi di risparmio energetico, l’utilizzo efficiente dell’energia, la produzione e l’impiego di fonti rinnovabili.
Si tratta di un accordo quadro (già approvato dalla Giunta e previsto dal Piano energetico regionale) che impegna il sistema delle aziende di servizio pubblico a svolgere un ruolo di primo piano nell’attuazione delle politiche energetiche della Regione.
Tra i principali obiettivi del protocollo: lo sviluppo di infrastrutture
energetiche e servizi per attività produttive nelle aree ecologicamente
attrezzate, la promozione della mobilità sostenibile, la ricerca
applicata e l’innovazione tecnologica.
“Questo protocollo – ha dichiarato l’assessore alle Attività produttive
Duccio Campagnoli – è uno strumento operativo che assegna un contributo
significativo alle aziende di servizio pubblico. In questo modo sarà
possibile consolidare lo sviluppo delle fonti rinnovabili e le azioni per
il risparmio energetico”.
“Il protocollo è uno strumento di lavoro – commenta Graziano Cremonini,
presidente di Confservizi – che risponde alle esigenze di una nuova
sensibilità economica in rapporto al tema ambientale. Il contributo che
Confservizi Emilia-Romagna e il comparto dei servizi pubblici darà nel
campo dell’efficienza, del risparmio energetico e delle fonti
rinnovabili è dunque significativo: dei 2 miliardi complessivi di
investimenti previsti per il 2009-2010 dalle aziende associate, 1/5 di
essi, pari a circa 245 milioni di euro saranno proprio nel campo
energetico”.
Con l’accordo, le aziende del sistema Confservizi, in collaborazione con
gli Enti locali, si impegneranno ad elaborare e attuare programmi e misure
che raggiungano questi obiettivi, non solo nel campo della
produzione di energia ma anche in quello dell’efficienza e del risparmio
energetico nel patrimonio residenziale pubblico. Le aziende associate,
inoltre, promuoveranno e sosterranno progetti di ricerca e innovazione
industriale.
L’accordo avrà durata di cinque anni che potranno essere prorogati al
termine di questa scadenza. E’ prevista inoltre la costituzione di un
comitato paritetico, composto da rappresentati di entrambe le parti, per
il monitoraggio e il coordinamento di tutta l’attività.