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PAB. Parco culturale dell’Ariosto e del Boiardo: Marco Baliani in “Kohlhaas”


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baliani_1Ultimo appuntamento al Mauriziano mercoledì 15 luglio alle ore 21.30 con Marco Baliani per la rassegna PAB, Parco culturale dell’Ariosto e del Boiardo, progetto ideato dalla Biennale del Paesaggio della Provincia di Reggio Emilia in collaborazione con i Comuni di Reggio Emilia, Albinea, Canossa e Scandiano che ha portato grandi attori, scrittori e narratori nella splendida cornice scenografica naturale del parco antistante quella che fu la casa di Ludovico Ariosto nei primi anni della sua vita e a più riprese nel corso della giovinezza (celebri sono i versi dedicati al ricordo del Mauriziano nella IVa satira del poeta).

Kohlhaas rappresenta un momento di forte rigore e insieme di affascinante ricchezza per l’attore Baliani. Egli mette in atto alcune scelte che saranno poi ricorrenti in altri spettacoli di narrazione: la sedia innanzitutto, da cui non si alza mai, segno scenografico di estrema essenzialità, strumento e vincolo per il raccontatore; l’illuminazione, costituita da un solo riflettore puntato sull’attore; e infine il costume, una maglia e pantaloni neri (il classico abito dell’attore al lavoro), e scarpe, la cui percussione sul pavimento costituisce la colonna sonora dello spettacolo. I mezzi espressivi veri e propri di cui Baliani fa uso sono una sorvegliatissima mobilità del viso, una gestualità asciutta e a tratti di un’intensità lancinante, una sapiente intelligenza di ritmi che gli permette di popolare la scena immobile di apparizioni, di far vivere emozioni, di dare corpo a pensieri e, non ultimo, di entrare e uscire dai personaggi.

È proprio questa sua mobilità, questo appartenere a ciascun personaggio e al contempo alla storia, l’aspetto più interessante dal punto di vista delle tecniche, e più significativo per la collocazione dello spettacolo all’interno del percorso di Baliani. È infatti in Kohlhaas che tale arte, specifica del raccontare, ha la sua maggiore espressione, mentre nei lavori successivi troveranno spazio altre modalità di racconto, e un altro rapporto dell’attore con i suoi personaggi. Si può affermare che Kohlhaas segna un punto limite di un certo percorso, ed è forse il tentativo più alto – e in qualche modo insuperabile – di una ricerca portata avanti con ostinazione e rigore nei territori dell’affabulazione. La sua “essenzialità quasi ascetica” lo rende “spettacolo-manifesto di un ritrovato teatro di narrazione”, punto di riferimento imprescindibile per chi scelga di praticare il racconto orale come dimensione fondante dell’essere attore. Kohlhaas è infatti racconto e nello stesso tempo “teatro” nel senso più profondo del termine e anche, paradossalmente, nel senso più letterale: la creazione dell’attore Baliani fa infatti vedere, suscita nello spettatore continue visioni, che vengono poi nutrite e definite dall’immaginario e dalla memoria di ciascuno. Ogni spettatore tende così alla costruzione di un proprio racconto, di un flusso ininterrotto di figure e di accadimenti che il narratore continuamente accende e doma, e a cui le parole danno corpo e ritmo.

Il progetto PAB rientra fra le iniziative della Biennale del Paesaggio di Reggio Emilia ed è nato per mettere a sistema le energie creative, le risorse ambientali, architettoniche e culturali legate all’identità ell’immaginario poetico espresso dai due autori considerati tra i massimi di ogni tempo, Ludovico Ariosto e Matteo Maria Boiardo, cui la nostra terra si onora di aver dato i natali e che hanno influenzato i modi narrativi e della poesia ai più alti livelli stilistici e culturali. Cinque i “luoghi incantati” che ospiteranno le iniziative: il Mauriziano a Reggio Emilia, la Rocca dei Boiardo a Scandiano, il Castello di Canossa, il Castello di Borzano e il Parco dei Frassini presso la nuova Biblioteca P. Neruda del Comune di Albinea.

Gli altri appuntamenti sono tutti ad ingresso gratuito, in caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà all’interno del Mauriziano.