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Saldi estivi, Ascom: le imprese chiedono norme chiare


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saldiChe l’andamento dei saldi estivi non sia brillante è risputo (un’indagine a campione di Ascom Confcommercio dice che per il 77,15% degli intervistati si sta vendendo meno dello scorso anno) è meno noto che il 94,28% degli operatori invoca in materia norme più severe e più chiare.

Da parte degli operatori, dice Paolo Ivassich presidente Federmoda Confcommercio della provincia di Modena, si chiede che l’efficacia dei Saldi sia appoggiata anche dal divieto di vendite promozionali 40 giorni prima dell’inizio dei saldi e che questi prendano il via più avanti nella stagione.

C’è poi, da parte dell’offerta, anche un diffuso invito a tutta la rete distributiva di un impegno al rispetto delle regole che potranno essere definite per tutelare un mercato in difficoltà e che, proprio per questo, ha bisogno di chiarezza e di certezze nel suo funzionamento. A questo proposito, l’indagine Ascom Confcommercio rivela anche un richiamo alla correttezza nella dinamica della concorrenza che, in momenti di calo dei consumi, può mostrare qualche crepa.

Si tratta di stabilire delle regole la cui efficacia, afferma Ivassich, andrà a beneficio sia degli operatori che dei consumatori i quali potranno avere una nitida distinzione tra la funzione delle vendite promozionali e di quelle legate ai saldi di fine stagione.