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Confermata la presenza del virus West Nile in un cavallo della provincia di Reggio Emilia

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cavalloLa Direzione dell’Azienda USL di Reggio Emilia informa che l’Istituto Zooprofilattico di Teramo, Centro di riferimento nazionale per West Nile, ha confermato l’infezione da virus West Nile in un cavallo appartenente ad un privato residente nella Provincia di Reggio Emilia. Le condizioni del cavallo sono buone.

La sorveglianza

La Regione e l’Azienda USL di Reggio Emilia già dal 2008 hanno già messo in atto un sistematico programma di sorveglianza per approfondire le conoscenze sulle dimensioni e l’entità del fenomeno.

Nel caso specifico si è già attivata la sorveglianza veterinaria su equidi e volatili selvatici, la sorveglianza entomologia (che prevede la cattura di esemplari di zanzara da sottoporre ad analisi per la ricerca del virus) e la sorveglianza sulle persone che vivono nell’area in cui si è diagnosticato il caso equino. E’ importante sottolineare che il Piano regionale 2008 -2009 sul controllo della fauna selvatica prevede il controllo di concerto con l’Assessorato caccia e pesca della Provincia negli uccelli selvatici e sinantropi (corvidi) rinvenuti morti e/o catturati e tutti i campioni prelevati fino ad oggi sono risultati negativi.

Sono state già attivate le catture degli insetti presso l’allevamento con il caso positivo ed è iniziato il controllo sierologico negli allevamenti vicini.

Da tempo sono in corso su tutto l’ambito provinciale interventi per la sorveglianza e la lotta agli insetti vettori. Le zanzare del genere Culex sono abbondantemente presenti in aree rurali e hanno abitudini prevalentemente notturne. In particolare, nelle zone interessate dal fenomeno in corso, oltre a quanto già messo in atto nell’ambito del Piano regionale per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue, verranno programmati interventi di disinfestazione con adulticidi in occasione di manifestazioni pubbliche (sagre, fiere e simili) che si svolgono in aree aperte, soprattutto se fuori dai centri urbani e in presenza di vegetazione o vicinanza di corsi o raccolte d’acqua.

Si ricorda infine l’importanza di adottare misure di protezione individuale dalle punture di zanzare: questo è infatti il mezzo più efficace per ridurre il rischio di contrarre il virus.

La West Nile Disease

La West Nile è una malattia infettiva trasmessa dalle zanzare, in particolare del genere Culex (la zanzara comune). Il virus si mantiene nell’ambiente attraverso il continuo passaggio fra le zanzare e gli uccelli selvatici, nei quali può provocare anche una significativa mortalità, e occasionalmente può essere trasmesso a diversi animali e all’uomo. In genere nei mammiferi l’infezione è asintomatica: tuttavia nei cavalli può presentarsi talvolta sintomatologia clinica di tipo neurologico e anche nell’uomo il virus West Nile è responsabile di malattia clinica ma in una percentuale molto bassa di casi.

Sia negli uomini che nei cavalli però la persistenza e la quantità di virus nel sangue non sono sufficienti a causare ulteriori contagi. Infatti l’uomo, come il cavallo, è un ospite cosiddetto “finale” e la zanzara non può in alcun modo trasmettere la malattia da uomo a uomo, da cavallo a cavallo o da cavallo a uomo.

I cavalli svolgono un ruolo importante come segnale della presenza del virus nel territorio, dal momento che possono mostrare sintomi dell’infezione.

Il virus West Nile è stato diagnosticato per la prima volta in Toscana nel 1998 e nel corso del 2008 in Italia così come in altri paesi europei (Ungheria, Romania e Austria ) è avvenuta circolazione di questo virus in un’area geografica che ha coinvolto alcune province di tre regioni: Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia.