“Donne obbligate ad indossare il burqa? La decisione dell’Assessore comunale di Sassuolo alle pari opportunità Claudia Severi di indagare sulla condizione di segregazione delle donne stranieri residenti in quel comune è in linea con la mia proposta in discussione in Parlamento, di istituire una apposita commissione di inchiesta. Bisogna affrontare pragmaticamente questo grave problema ignorato per motivi ideologici dalla sinistra”.
Lo ha affermato l’Onorevole Avvocato Isabella Bertolini, della Direzione nazionale del Popolo della Libertà prima firmataria del progetto di Legge per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla condizione della donna di origine extracomunitaria presente in Italia.
“Su questi temi a sinistra continuano a preferire la propaganda multiculturale all’azione concreta per liberare le donne vittime di violenze e di soprusi dettati da precetti religiosi islamici. Chi crede di potere applicare la sharia in Italia deve sapere che non troverà spazio. La Costituzione e la legge italiana non tollerano chi fa dell’ineguaglianza tra uomo e donna una propria bandiera. Nessuna istituzione pubblica può rimanere indifferente di fronte a chi rende schiave segregate donne e madri di famiglia che vivono sul nostro territorio alle quali è impedito ogni contatto sociale e perfino la conoscenza della nostra lingua. Bisogna agire per bloccare alla radice la proliferazione di ghetti e microcosmi famigliari in cui vigono i precetti di una religione e di una cultura per molti aspetti radicalmente incompatibili con le nostre leggi e con la nostra costituzione. Il multiculturalismo, che alimenta questo processo, è fallito in Francia ed in Gran Bretagna ed in altri stati in cui è stato fatto a sistema. Non possiamo permetterci di ripetere lo stesso sbaglio anche in Italia. Gli effetti sarebbero devastanti. Per questo è bene capire, prima che sia troppo tardi, quale sia il fenomeno che ci troviamo di fronte”.