L’irriverenza di Bonaccioni verso l’aspetto “Ronde” inserito nel recente decreto sicurezza ne rivela tutta la sua pochezza politica.
Il segretario del PD dimentica che nella materia specifica lo Stato ha arretrato le sue competenze da diversi decenni, lo ha fatto con l’istituzione delle guardie particolari giurate nate a controllo del latifondo terriero e proseguendo poi nella stessa direzione sostituendo dagli istituti di credito quei poliziotti e carabinieri che fungevano da deterrente antirapina negli anni 50 e 60.
Oggi, infatti, solo la Banca d’Italia mantiene il controllo dei suoi sportelli con l’utilizzo della forza pubblica.
Questo cedere spazio ai privati continua tuttora e lo stato demanda ai Prefetti la possibilità di emettere licenze e decreti che conferiscono incarichi di vigilanza e controllo.
Il proliferare di istituti investigativi e di vigilanza manifesta la sempre maggiore richiesta di un servizio a tutela di sicurezza da parte dei cittadini.
In buona sostanza accade da quasi un secolo quello che Bonaccioni ancora non conosce e cioè “appaltare ai privati un diritto fondamentale come la sicurezza di parti della comunità” (aziende, istituti di credito, palazzi di giustizia, attività commerciali, abitazioni private, ecc ).
Ora, prima di abbandonarsi a commenti squallidi e irresponsabili, credo valga la pena mettere in atto la fattibilità che il decreto ci propone.
Controllandone ogni aspetto attuativo potrà farci decidere se e come meglio utilizzarlo.
Scartarlo a priori, con presupponenza, non è buona cosa anche tenuto conto che il volontariato, proliferato qui da noi nei settori più disparati, ha sempre dato buoni risultati, chissà che non funzioni anche in questo caso.
Ritengo poi che offrire alle forze dell’ordine una collaborazione concreta attraverso il coordinamento di guardie giurate e volontari per la sicurezza potrebbe essere un ottimo strumento per un miglior controllo del territorio.
Riguardo le dichiarazioni di Elisa Fancinelli, segretaria del Sulpm, mi stupisce che “Il miglior utilizzo delle potenzialità degli operatori della municipale” sia da Lei rinviato all’Assessore, la cui preparazione in materia non conosco ma della quale dubito, piuttosto che al Comandante del Corpo dei Vigili Urbani.
(Gigi Taddei Vice Capogruppo de “Il Popolo della Libertà”)