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Mario Cardone: il pensiero del Partito Socialista sulla questione TIA


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PartitoSocialistaA proposito della questione rifiuti solidi urbani che da qualche giorno è all’ordine del giorno dell’agenda politica vorremmo dare un contributo a seguito della Sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato la parte del Decreto Ronchi che istituisce la tariffa per il servizio di smaltimento dei rifiuti (TIA) e che a parere della Corte è una” Tassa” camuffata.

Ovviamente condividiamo la filosofia del Decreto Ronchi e quando siamo stati chiamati alla gestione ne abbiamo coerentemente esaltato la positività.

Sono troppi i cattivi interpreti della norma e della sentenza che vogliono affrontare la questione sul piano tecnico (particolare di Sassuolo) dove un Consigliere Comunale avendo interpellato il Sindaco su come l’Amministrazione si sta attrezzando per il rimborso ai cittadini di un tributo pagato ed illegittimo (IVA 10%-tassa sulla tassa), idee per adeguare il regolamento comunale e di quali indicazione si intendono dare al gestore del servizio (Hera) per la sospensione della fatturazione con IVA, è stata tacciata di protagonismo e di “sterilità” della interpellanza.

Per fortuna che analoghe interpellanze o interrogazioni “sterili” sono state presentate da tanti esponenti politici, di ogni provenienza.

Vorremmo affrontare una questione, crediamo sottovalutata, anche dai politici – tecnici ed è la “gara” per l’assegnazione della gestione fiscale della “tassa” rifiuti.

Se è vero che la TIA è una “tassa” come ha detto la Corte abbiamo dubbi che Hera possa continuare a gestire la parte fiscale (dichiarazione, liquidazione, accertamento, riscossione, contenzioso).

Noi socialisti e laici abbiamo sempre l’ombra del dubbio e secondo noi, sempre subordinatamente, crediamo che al riguardo bisogna fare un gara per l’assegnazione del servizio o quanto meno ripassare alla gestione diretta dell’ufficio tributi.

Ai falsi tecnici chiediamo se è giusto rimborsare i cittadini estorti dell’IVA 10% e cosa si deve fare per sospendere l’applicazione, sempre dell’IVA, secondo noi ed al riguardo non abbiamo dubbi, bisogna agire subito anche attraverso la richiesta al Ministero dell’Economia di sospendere, in via cautelare, l’applicazione dell’IVA, quantomeno sui rifiuti solidi domestici.

La revisione del Decreto Ronchi, per la parte fiscale, per ora ci limitiamo a questa parte, è improcrastinabile.

I poteri degli Enti locali sono abbastanza chiari (modulazioni con assicurazioni di agevolazioni per le utenze domestiche, per le differenziate delle frazioni umide).

Ultima notazione: non condividiamo la posizione di Federambiente, come riportato dalla dichiarazione dell’assessore Vaccari,dove si riserva di continuare a considerare la TIA come una tariffa derivante da un servizio. Un pochino di prudenza non guasterebbe anche per rispetto della sentenza della Corte Costituzionale e di ha il potere assegnato dalla norma.

(Mario Cardone, Direttivo Provinciale Partito Socialista-Modena)