In merito alla discussione sul funzionamento del Consiglio comunale, interviene il segretario cittadino del Partito democratico Giuseppe Boschini. Ecco la sua dichiarazione.
«Proviamo a capirci e non andiamo subito in polemiche inutili, per il vantaggio dei cittadini. Nessuno vuole conculcare il ruolo del Consiglio Comunale e le prerogative dei Consiglieri, il capogruppo Trande l’ha detto chiaramente più volte nelle sue dichiarazioni in conferenza stampa. Non ci siamo sognati noi il dibattito, più volte sollevato anche dal Centrodestra nella scorsa legislatura, su ruolo e funzionalità del Consiglio. E da lì che siamo ripartiti. Perciò le nostre proposte sono finalizzate a questo obiettivo di valore istituzionale e democratico, non a far polemica politica. E le proposte come ribadiamo erano sostanzialmente tre: contenere il numero dei membri delle commissioni consiliari, per renderle più snelle e operative, oltre che meno onerose per la collettività; provare a usare buon senso nel ricorso alle interrogazioni in aula, per lasciare spazio non a meno, ma a più dibattito sulle grandi scelte politiche della città; infine, provare a riprendere insieme il percorso di modifica dei regolamenti consiliari più volte tentato negli anni scorsi, per migliorare il funzionamento di questi aspetti specifici e del civico consesso in generale. Ci pare fuori luogo sostenere che con questo si intende mortificare e offendere la minoranza e le sue prerogative. Fermo restando che nessuno potrà mai impedire all’opposizione di presentare interrogazioni grandi e piccole a decine, come del resto sta già facendo, quello che ci chiediamo è se certi temi di interrogazione non possano essere svolti – come già previsto dai regolamenti – rivolgendoli più spesso in forma scritta agli Assessori, senza portarli tutti al dibattito consiliari (la risposta scritta degli assessori, lo ricordiamo, in questi casi è obbligatoria). Oppure utilizzando e valorizzando molto di più i Consigli di circoscrizione che su tanti temi (es. piccoli problemi di convivenza, manutenzione urbana o presunto “degrado”) hanno competenza e possibilità di mettere in priorità vari interventi. Insomma, le soluzioni ci sono per rendere più efficace il lavoro delle istituzioni, senza perdere nulla in trasparenza.
Potremmo ricordare che a Roma il governo di destra sta comprimendo significativamente il ruolo del parlamento, riducendo al minimo gli spazi di discussione attraverso lo strumento del decreto legge e del voto di fiducia. Sia il Presidente della Repubblica che il Presidente del Senato, le due massime autorità dello Stato, hanno espresso più volte la loro preoccupazione in merito negli ultimi tempi. Perciò cerchiamo, per favore, di non usare due pesi e due misure, e se il tema dell’efficienza e velocità delle decisioni sta a cuore a Roma, proviamo a non fare sterili polemiche a Modena solo perché si invitano tutte le forze politiche a rendere il Consiglio comunale più snello, più efficiente, più produttivo, soprattutto più capace di concentrarsi sui grandi temi e sui dibattiti centrali per il futuro della città. Siamo certi che è quello che i cittadini chiedono alla politica».