Condividiamo l’ennesimo invito del Sunia-CGIL alla Provincia di Modena affinché gli Enti Locali modenesi istituiscano un fondo di garanzia per sostenere i lavoratori colpiti dalla crisi, i precari, i pensionati e tute le famiglie che vivono in affitto e che di fronte ad un brusco calo del reddito sono a rischio sfratto.Lo diciamo ormai da tempo, in un momento economico difficilissimo i provvedimenti anticrisi devono per forza occuparsi della casa perchè con migliaia di lavoratori in cassa integrazione con stipendi di circa 700€ non si riesce a far fronte ad affitti che ti mangiano quasi per intero lo stipendio. Il mantenimento dell’abitazione è per molte famiglie direttamente connesso al posto di lavoro, e per chi non ha reti famigliari di supporto spesso la crisi occupazionale si trascina dietro il problema casa, attivando un drammatico circolo vizioso di disagio economico e sociale da cui molte famiglie non riescono ad uscire.
Il tema casa è sempre più centrale nella realtà modenese che vede Modena ai primi posti in Regione per case nuove invendute e, al tempo stesso, prima per sfratti e con una lista di circa 5mila famiglie in attesa di un alloggio popolare solo nella città di Modena. Un bel paradosso in una città in cui i senza casa aumentano sempre di più.
Il problema affitti è quindi centrale in questa fase economica, ma pare che gli Enti Locali siano sordi di fronte ad un tema che il Prc solleva ormai da un anno e che sempre più soggetti pubblici evidenziano.
I fondi di garanzia sono una risposta emergenziale indispensabile ma, nel frattempo, è urgente che si avvii, anche a Modena, una politica di edilizia popolare che dia una risposta concreta al diritto alla casa.
(Stefano Lugli, Segretario Federazione PRC Modena)