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Primo giorno di scuola: intervento dell’assessore all’Educazione, Iuna Sassi


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scuola__6A Reggio Emilia la scuola è sempre al centro dell’attenzione; non solo all’apertura dell’anno scolastico, quando è quasi obbligatorio farlo da parte di tutti, ma ogni giorno, ogni anno, da molti anni. Nella nostra città c’è una ricerca continua di migliorare, di migliorarsi, di fare di più e fare meglio in tutti gli ordini di scuola. Sono centinaia gli educatori e gli insegnanti motivati, professionalmente ineccepibili che quotidianamente si occupano dell’educazione e dell’istruzione dei nostri figli e delle future generazioni.

Lo fanno con passione intraprendendo percorsi didattici di alto livello, con grandi capacità di relazione, chiamati spesso a rispondere, oltre alla formazione professionale e culturale dei loro studenti, alle carenze educative delle famiglie e alle repentine trasformazioni della società.

Non si tratta solo dei nostri nidi e delle nostre scuole dell’infanzia, che proprio in questi giorni, hanno ricevuto un grande apprezzamento nell’atto di indirizzo, appena emanato dal Ministro dell’Istruzione.

E’ questa un’autorevole e bella risposta del Governo nazionale alla campagna tutta locale e tutta politica, che a partire dalla delusione (più che comprensibile) di famiglie ancora in lista d’attesa, ha innescato un dibattito dall’innegabile sottofondo razzista e xenofobo.

Tutta Reggio Emilia deve respingere senza se e senza ma questi toni. A Reggio non ci accontentiamo di percentuali triple o quadruple di accesso ai servizi dell’infanzia (40% contro il 9% nazionale).

Siamo i primi a volerlo per tutti.

Un conto è battersi per il diritto di tutti i bambini alla scuola fin dai primi mesi di vita. Un conto è battersi contro l’accesso degli immigrati.

La prima è una battaglia di civiltà. La seconda è esattamente il contrario. E’ carica di pericoli per il futuro della scuola, della coesione sociale e della nostra città nel suo insieme.

Risposte ulteriori dovrebbero venire dal Governo per allentare il vincolo di stabilità che impedisce al Comune di estendere i servizi scolastici di base a tutti e per interventi indispensabili sull’edilizia scolastica. Risposte sono necessarie per tutti gli ordini di scuola, nelle forme di investimenti sulla risorsa primaria dell’istruzione, cioè sulle professionalità degli insegnanti, a cui non viene un adeguato riconoscimento sul piano della considerazione sociale e ancor meno su quello economico.

Anzi a migliaia di docenti precari che da oltre dieci anni si sono indirizzati all’insegnamento, che hanno acquisito competenze, educato e istruito centinaia di studenti, si è risposto con il licenziamento.

A loro in particolare va tutta la nostra solidarietà ed il nostro sostegno per le iniziative che hanno intrapreso.

Se c’è un ambito cruciale per l’avvenire di tutti, dove si gioca più che in ogni altro il futuro e la competitività di un Paese, questo è la scuola.

Lo hanno capito Barak Obama e tanti altri capi di governo in Europa e nel mondo che agendo di conseguenza hanno investito molte più risorse umane, economiche e professionali sulla scuola, l’Università e la ricerca.

Mi pare francamente deludente che il Ministro Gelmini non solo non si opponga, ma addirittura si vanti in ogni occasione di aver apportato, col contributo decisivo di Tremonti, consistenti tagli agli organici ed alle risorse delle scuole di ogni ordine e grado.

E’ ancora più sconcertante leggere sull’atto di indirizzo indicazioni davvero condivisibili sull’autonomia, sulla centralità degli alunni, sull’inclusione di disabili e stranieri e vederli quotidianamente rinnegate nei fatti e nei provvedimenti assunti.

Ci sarebbe bisogno di uno sforzo congiunto e consapevole e di un atteggiamento costruttivo e collaborativo, perché la scuola è di tutti ed ha come obiettivo prioritario il successo formativo di tutti e di ciascun studente.

Il Sindaco Graziano Delrio ha indicato il sapere come obiettivo primario del suo programma di mandato, l’Amministrazione Comunale di Reggio Emilia farà la propria parte.

Rivolgo un appello in tal senso alle forze politiche, sociali e sindacali, ai dirigenti, agli studenti, agli insegnanti, ai genitori, al personale non docente, ai cittadini, insomma a quanti hanno a cuore il futuro delle giovani generazioni e del nostro Paese.

A tutti auguro buon lavoro e, per quanto possibile, un sereno anno scolastico.

Iuna Sassi, Assessore all’Educazione Comune di Reggio Emilia