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Affitto e contributi: il modello Bologna fa scuola


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economia_affittiIn merito al protocollo d’intesa firmato con i sindacati mercoledì scorso, l’assessore Milena Naldi sottolinea con soddisfazione come “nell’ambito del pacchetto anticrisi” il Comune abbia “aumentato a duecentomila euro la quota destinata al sostegno per l’affitto. Abbiamo anche voluto modificare i criteri con cui questi fondi vengono assegnati, in modo da evitare morosità da parte delle persone che si trovano in maggior difficoltà a causa della perdita del lavoro”.L’assessore sottolinea il fatto che, come per le tariffe scolastiche, il Comune abbia scelto “un modo nuovo di affrontare la questione della crisi del lavoro. Il nostro contributo verrà assegnato sia a lavoratori dipendenti che autonomi che precari, senza un posto di lavoro nel 2009. Si tratta _ prosegue l’assessore _ di un approccio diverso dai precedenti, che ha incontrato già molto favore, tanto e’ vero che ci hanno chiesto di adottare il nostro modello anche diversi comuni italiani. Siamo convinti che mettere sullo stesso piano i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi e i precari che si trovano, speriamo momentaneamente, senza lavoro sia l’approccio giusto per affrontare questa difficile crisi economica, tanto e’ vero che i sindacati hanno condiviso il nostro punto di vista”.

“Naturalmente _ continua la Naldi _ sappiamo che questo intervento non basta. La nostra quota straordinaria si trova dentro un pacchetto piu’ ampio, finanziato dalla regione, di diversi milioni di euro per la città di Bologna. Ci piacerebbe che il nostro modello venisse condiviso dalla regione, in modo da distribuire con gli stessi criteri un fondo molto più ampio. Speriamo di sederci prima possibile allo stesso tavolo con i rappresentanti della regione e discutere l’applicazione di nuove regole per il fondo”.