Da Reggio Emilia, città da anni impegnata sui temi del dialogo interculturale, due iniziative in materia di difesa e integrazione della diversità: il “Protocollo d’intesa regionale sulla comunicazione interculturale” promosso dal Comune di Reggio e la campagna europea “No alla discriminazione” promossa dal Consiglio d’Europa.I due progetti, la cui filosofia di fondo rispecchia i contenuti del Libro bianco sul dialogo interculturale – Vivere insieme in pari dignità del Consiglio d’Europa, sono stati presentati oggi in un convegno nel Municipio reggiano dall’assessore alla Coesione e sicurezza sociale Franco Corradini; dal direttore generale per l’Educazione e la Cultura, coordinatore per il dialogo interculturale al Consiglio d’Europa, Gabriella Battaini Dragoni; dal dirigente del Servizio politiche per l’accoglienza e l’integrazione sociale della Regione Emilia-Romagna Andrea Stuppini e da Nelson Bova, in rappresentanza dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna.
Gli stereotipi e facili semplificazioni inerenti il dialogo interculturale hanno spinto l’Amministrazione locale e il Consiglio d’Europa a farsi portavoce della necessità di guardare alla diversità con occhi nuovi e a intervenire perché i media possano operare in quanto straordinario strumento di integrazione.
Il Protocollo d’intesa regionale sulla comunicazione interculturale – sottoscritto da Regione Emilia Romagna, Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna, Corecom dell’Emilia Romagna, Consulta regionale per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri, Anci, Upi, Unicem, Lega autonomie locali, Associazione stampa dell’Emilia Romagna, Associazione italiana della Comunicazione pubblica e istituzionale, Università di Bologna, Scuola superiore di giornalismo, Segretario sociale Rai, Centri interculturali dell’Emilia Romagna e alcune testate giornalistiche che operano nella regione – ha tra le sue finalità quella di favorire il dialogo tra immigrati e italiani attraverso i media e facilitare la partecipazione alla vita culturale e sociale locale dei cittadini immigrati. Il documento impegna per questo i diversi soggetti coinvolti a combattere le discriminazioni (e deformazioni) che spesso caratterizzano l’odierna rappresentazione della diversità culturale. Tra le iniziative in programma vi sono infatti il monitoraggio della rappresentazione dei migranti nei media, percorsi di formazione per giornalisti e operatori della comunicazione e azioni di valorizzazione dei media multiculturali presenti sul territorio (periodici, quotidiani, siti internet, emittenti e programmi radio-televisivi, spesso espressione di realtà associative e comunitarie, che coinvolgono, in veste di produttori o di principali fruitori, migranti e i diversi gruppi di origine immigrata).
Reggio Emilia – in quanto partner italiano del progetto europeo Intercultural Cities, promosso dal Consiglio d’Europa per sostenere le politiche di governo interculturale nelle comunità locali – ha dato inoltre il via oggi alla campagna europea “No alla discriminazione” che vuole sensibilizzare la città e i professionisti dell’informazione rispetto alle tematiche multiculturali. L’iniziativa – condotta in contemporanea anche a Milano e Roma e nelle principali città europee – mira a sostenere i principi fondamentali proclamati dal Consiglio d’Europa in materia di diritti (e in particolare rispetto alla diversità di genere, orientamento sessuale, appartenenza etnica e religiosa e disabilità) e ad affermare le posizioni dell’Unione Europea sulla diversità contenute nel Libro bianco sul dialogo interculturale, adottato nel maggio 2008. Per questo verranno realizzati, oltre a materiale video e stampa sul tema, un manuale di buone prassi per facilitare l’accesso alle professioni dei media da parte di persone appartenenti a minoranze culturali e azioni di sensibilizzazione dei giornalisti alla copertura di eventi legati a questioni multiculturali. La campagna è condotta in collaborazione con altre istituzioni internazionali attive nella lotta contro la discriminazione, il razzismo e l’intolleranza, quali “Alleanza delle civiltà” delle Nazioni Unite, Osce, Commissione europea, Agenzia dell’Ue per i diritti fondamentali (FRA) e importanti Ong come l’Uefa.
Reggio è stata selezionata – insieme a Berlino (Germania), Leicester (Regno Unito), Reggio Emilia (Italia), Lione (Francia), Anversa (Belgio), Patrasso (Grecia), Istanbul (Turchia), Subotica (Serbia), Oslo (Norvegia), Neuchatel (Svizzera) – per il progetto Intercultural Cities grazie alle iniziative realizzate negli ultimi anni con i media locali nel campo dell’interculturalità e grazie alla sensibilità dimostrata nell’affrontare la lotta alla discriminazione per favorire il dialogo interculturale.