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A Modena una Commissione consiliare contro la crisi


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economia2Modena avrà una Commissione consiliare speciale per il monitoraggio della crisi economica, con il compito di analizzare le conseguenze della stessa sul tessuto produttivo e occupazionale in stretto contatto con i soggetti economici e sociali pubblici e privati, con particolare riferimento a occupazione giovanile, femminile, precari, e ultracinquantenni, e di formulare proposte finalizzate all’eventuale adozione di atti di indirizzo. Lo ha deciso il Consiglio comunale approvando la delibera “Istituzione di Commissione consiliare speciale per il monitoraggio della crisi economica”, con il voto favorevole di tutti i presenti e l’astensione di Vittorio Ballestrazzi di Modena a Cinque Stelle. Il consigliere della lista civica di Beppe Grillo aveva presentato una serie di emendamenti che sono stati respinti con il voto contrario di Pd, Sinistra per Modena, Udc e Lega, l’astensione del Pdl e il voto favorevole del consigliere proponente.

“Anche la realtà modenese si misura con difficoltà economiche sempre più preoccupanti” ha affermato il sindaco di Modena Giorgio Pighi introducendo la delibera. “Riteniamo opportuno mettere in campo una iniziativa per coinvolgere il Consiglio comunale su questo tema e consentirgli un costante presidio della crisi economica e sociale nelle sue ricadute sulla collettività modenese. Con questa delibera istituiamo, quindi, una speciale Commissione consiliare”.

La Commissione sarà composta da tutti i gruppi consiliari in proporzione di un consigliere ogni tre e la presidenza sarà affidata a un consigliere nominato dalla Commissione stessa. Ne faranno parte i consiglieri del Pd Michele Andreana, Stefano Bonaccioni, Maurizio Dori, Giandomenico Glorioso, Stefano Rimini, Paolo Trande e Giuliana Urbelli; del Pdl Adolfo Morandi, Gian Carlo Pellicani, Michele Barcaiuolo, della Lega Nord Mauro Manfredini e Rossi Nicola, e i consiglieri Federico Ricci di Sinistra per Modena, Vittorio Ballestrazzi di Modena a 5 Stelle, Davide Torrini dell’Udc ed Eugenia Rossi dell’Italia dei Valori.

La Commissione riferirà almeno ogni 6 mesi al Consiglio comunale i risultati del proprio lavoro di monitoraggio, anche con proposte finalizzate all’eventuale adozione di atti d’indirizzo, e formulerà inoltre proposte al Consiglio ogni volta lo ritenga opportuno. Potrà consultare rappresentanti di enti, associazioni, Consulte ed acquisire l’apporto di esperti, e opererà anche attraverso specifiche audizioni dei rappresentanti delle diverse categorie economiche e sociali. Le sedute non saranno pubbliche, ai consiglieri verrà corrisposto il gettone di presenza come previsto da regolamento. La Commissione resterà in carica 2 anni e la sua eventuale prosecuzione dovrà essere deliberata dal Consiglio comunale.

Ad aprire il dibattito Vittorio Ballestrazzi di Modena a 5 Stelle che ha presentato una serie di emendamenti, quali la possibilità per i presidenti delle Consulte di essere convocati, l’illustrazione dei lavori ogni 2 mesi in Consiglio, la pubblica accessibilità delle sedute e la non corresponsione ai consiglieri del gettone di presenza, “come segnale della volontà di non gravare sulle finanze dell’Amministrazione di fronte al tema della crisi economica” ha affermato il consigliere. “Il regolamento comunale – ha proseguito – prevede la possibilità di fare sedute speciali e di creare gruppi specifici all’interno delle Commissioni, così come di effettuare sedute segrete, mi chiedo quindi perché non si possa occupare della crisi la Commissione Seta, relativa allo sviluppo economico”.

Davide Torrini dell’Udc ha dichiarato di essere “favorevole alla costituzione dell Commissione, è un segnale importante del Consiglio alla città. Spero che sia una occasione di ascolto molto serio e non un modo elegante di mettersi l’animo in pace. Concedo una apertura di credito perché sia una occasione di lavoro concreto capace anche di far uscire proposte. Vorrei sottolineare l’urgenza di affrontare ancora e presto il tema del credito alle imprese: bisogna fare qualcosa di concreto”.

Mauro Manfredini della Lega Nord ha aggiunto: “Questa deve essere una Commissione snella. Bisogna far incontrare la Commissione con il Prefetto come primo passo, per spingerlo a sollecitare le banche che potrebbero fare molto di più. Le aziende piccole, che sono la spina dorsale delle nostre imprese, sono in difficoltà. Sugli emendamenti ne abbiamo già discusso, ci eravamo già dati orientamenti, e siamo per respingerli tutti”.

Adolfo Morandi del Pdl ha dichiarato: “In questa sede forse per la prima volta è possibile sviluppare un discorso e una analisi sul tema. La Commissione si deve riunire e deve presentare progetti al Consiglio comunale nel più breve tempo possibile. Sei mesi sono troppi, mi auguro che la Commissione abbia capacità di produrre prima qualche proposta utile per la collettività modenese”.

Per Paolo Trande del Pd “la Commissione è una promessa e un impegno che si era preso il sindaco già dal primo Consiglio. Abbiamo confezionato un testo che subisce le influenze e che tiene conto di tutte le osservazioni che sono giunte da tutti i gruppi, non solo da quelli di maggioranza. Penso che questi emendamenti sarebbero dovuti venire fuori in modo più compiuto in Conferenza di capigruppo, cosa che non è venuta a sufficienza”.

Il sindaco Pighi nella replica ha aggiunto “Per gli emendamenti volevo sottolineare che la presenza dei presidenti delle Consulte è prevista nelle audizioni e la Commissione potrà decidere di farle ogni volta che vorrà. Ricordo che le Consulte sono organi consultivi mentre il consigliere Ballestrazzi le vorrebbe inserire a titolo partecipativo”. Il primo cittadino ha proseguito sottolineando come “relazionare al Consiglio ogni 2 mesi sarebbe troppo, al progetto iniziale che prevedeva cadenza di 6 mesi abbiamo aggiunto la possibilità di presentare proposte in qualsiasi momento. Il carattere pubblico rischia di essere un elemento che non aiuta l’approfondimento, ci sarà in Consiglio quando verranno fatte le proposte. Il gettone di presenza, infine, ha lo scopo di consentire anche a chi non ne ha le possibilità di sobbarcarsi di questo lavoro”.

Per le dichiarazioni di voto sono intervenuti i consiglieri Manfredini, Ballestrazzi, Trande e Morandi.