Ha patteggiato una pena ad un anno e due mesi, senza le attenuanti e senza la condizionale, per la sola accusa di resistenza a pubblico ufficiale con l’aggravante della clandestinità, I.Z., il moldavo di 20 anni che era a bordo dell’auto che l’altra sera a Bologna aveva falciato una moto, ferendo gravemente i due passeggeri, e anziche’ fermarsi a soccorrerli era sceso con le due persone che erano con lui e aveva tentato la fuga a piedi.
Preso, insieme a una ‘complice’, aveva minacciato di morte gli agenti e poi ha rischiato il linciaggio. Era a bordo di una Punto che un testimone aveva visto gareggiare ad alta velocità con un furgone bianco prima dell’incidente. Poco dopo l’auto, impegnata in un sorpasso, aveva invaso l’altra corsia scontrandosi frontalmente con lo scooter. L’autista della Punto era riuscito a fuggire. I due ragazzi a bordo dello scooter sono ancora in rianimazione.
Oggi il moldavo è comparso davanti al giudice monocratico Donatella Santini e ha patteggiato. ”Una sentenza severa ma giusta – ha commentato il Pm Valter Giovannini – adeguata all’oggettiva gravità dei fatti commessi”.
La durezza delle condanna, che non ha previsto la sospensione condizionale, è dovuta al comportamento processuale: il moldavo ha detto di essere uscito di casa per andare ad una festa di aver cominciato a bere e di non ricordare nulla di quanto è accaduto. E visto che non ha prestato soccorso a persone in fin di vita e poi, una volta bloccato, ha reagito insultando gli agenti, è stato ritenuto che in futuro potrebbe non astenersi da commettere altri reati, come ha sostenuto anche il Pm. Inoltre, se lasciato libero – ha detto in udienza Giovannini – avrebbe potuto mettersi in contatto con l’autista dell’auto che è fuggito, concordando una versione di comodo. Il giovane resta poi indagato in un fascicolo a parte, in concorso, per lesioni, omissione di soccorso e tentato furto.