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Rappresentanza dell’Ospedale di Assuncion, in Paraguay, in visita a dipartimento materno infantile Policlinico Modena


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ospedale_paraguaySi conclude con una rimpatriata tra vecchi amici il viaggio a Modena della delegazione paraguayana per il convegno che ieri, 29 settembre, ha celebrato nella sede della Provincia i dieci anni di Un ponte per la vita. Alle 10,30, infatti, Jabibi Noguera Direttore Reparto Oncoematologia Pediatrica Ospedale Generale Pediatrico Ninos de Acosta Nu di Asuncio – Paraguay ha visitato assieme ad Agilberto Peredes Direttore Generale Ospedale Generale Pediatrico Ninos de Acosta Nu di Asuncion Paraguay l’Area Pediatrica del Policlinico di Modena.

La delegazione paraguayana è stata accompagnata da Erio Bagni, Presidente di ASEOP, Rita Malavolta di ASEOP, dal prof. Paolo Paolucci, Direttore della Struttura Complessa di Pediatria ad Indirizzo Oncoematologica, dalla professoressa Fiorella Balli, direttore della Struttura Complessa dei Pediatria e dai rappresentanti della Direzione Sanitaria dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena. I sanitari paraguayani hanno visitato anche lo Spazio scuola, che è stato il modello per quello inaugurato proprio quest’anno ad Assuncion.  Della delegazione, non a caso, faceva parte la dottoressa Isabel Alonso, Rappresentante del Ministero della Pubblica Istruzione del paese sudamericano, che si occupa proprio di educazione inclusiva.

La dottoressa Noguera è stata il primo medico paraguayano ed essersi formata al Policlinico di Modena nell’ambito del progetto Un ponte per la vita promossa da ASEOP nel 1999, grazie a un’intuizione della indimenticata professoressa Fausta Massolo, responsabile dell’Oncoematologia Pediatrica, scomparsa proprio nel 1999. Il progetto, sostenuto dal Policlinico, dalla Provincia e dal Comune di Modena, è stato finanziato col Fondo per la cooperazione internazionale con lo scopo di aiutare i pazienti pediatrici colpiti da tumore che non potevano ricevere assistenza dal servizio sanitario nazionale a causa dei fondi insufficienti a garantire formazione medica specialistica e strutture sanitarie adeguate. La visita al Policlinico è avvenuta a margine del convegno che ha celebrato ieri, martedì 29 settembre, i dieci anni di Un ponte per la vita, presso la sede della Provincia di Modena che ha fortemente sostenuto il progetto assieme

Il progetto, realizzato presso l’ospedale pediatrico “Ninos de Acosta Nu” ad Asuncion, ha previsto nel corso degli anni diversi interventi: dalla formazione e aggiornamento del personale medico e paramedico proveniente dal Paraguay alla fornitura di attrezzature sanitarie, dall’adeguamento della struttura ospedaliera alla realizzazione di una casa di accoglienza per genitori, dalla realizzazione di una scuola interna al reparto al finanziamento di farmaci chemioterapici.

In questi anni, il Policlinico ha partecipato al programma di formazione e aggiornamento del personale sanitario del reparto di oncologia che stava nascendo all’ospedale “Ninos de Acosta Nu” di Assuncion – dice il prof. Paolo Paolucci, direttore della Struttura Complessa di Pediatria ad Indirizzo Oncoematologico del Policlinico di Modena – ospitando in diversi stage medici e infermieri paraguayani e istituendo borse di studio per la ricerca, finanziate da ASEOP. Nel 2006 la tradizionale raccolta fondi, tramite l’iniziativa <Regala ciò che non mangi>, ha raccolto quasi 8.000 euro in favore di ASEOP, per sostenere le cure oncologiche dei bambini ricoverati”.

La Struttura Complessa di Oncoematologia Pediatrica, in particolare, oltre a formare i medici, ha elaborato e coordinato il progetto sanitario e scientifico dell’ospedale Ninos de Acosta Nu, che è stato proprio pensato prendendo a modello la struttura modenese, mentre la nostra Struttura Complessa Immunotrasfusionale ha formato personale sulla raccolta delle cellule staminali. Il Policlinico non si è limitato ad accogliere i medici paraguayani, ma ha inviato propri professionisti ad Assuncion in un’ottica di scambio culturale che è stato un arricchimento di tutti.

I Colleghi Paraguayani – aggiunge la Professoressa Fiorella Ballihanno avuto l’opportunità durante i loro stages di frequentare anche la Pediatria generale con possibilità di scambio di esperienze interessanti”.