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Bologna, instabilità  per il 45% delle Top imprese tessili

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Versano in condizioni precarie le imprese della Provincia di Bologna appartenenti al comparto TESSILE: da un analisi condotta su 31 aziende, appena il 45% riscontra un incremento della produzione per l’esercizio 2008.
A rivelarlo è il “Centro Studi Economico e Finanziario ESG89”, dopo aver attentamente esaminato i bilanci recentemente depositati presso le Camere di Commercio.
A un anno d’inizio della crisi le difficoltà continuano quindi a imperversare per tutte quelle società che hanno subìto più pesantemente gli effetti della congiuntura, mentre per quelle che non si sono fatte cogliere impreparate la strada appare più in discesa.
E’ il caso, ad esempio, di realtà come TWINS Srl di Argelato, soddisfatta del suo Trend di Fatturato pari al 130% o di MACRON Spa di Crespellano, che raggiunge un volume d’affari di 25.880.196 euro.
In evidenza inoltre KEN TRADE Srl di Crevalcore (+14,60%), forte anche di un Trend d’Utile del 546% e RODI GROUP Srl di Bologna con il +14%.
Se è vero che la via verso la normalizzazione procede in modo abbastanza lento, bisogna però riconoscere che soprattutto alle piccole e medie imprese bolognesi ed emiliane in generale non mancano stimoli reattivi, tramite i quali proporsi sui mercati esteri con prodotti di alta qualità.
Il rapporto ICE Istat 2008 – 2009 conferma, infatti, che nel comparto Tessile-Abbigliamento, dove alta è la specializzazione regionale, si è evidenziata una certa stabilità sui mercati internazionali, con una crescita della domanda proveniente da Svizzera, Francia e Federazione Russa.
Ed è proprio verso queste ultime due Nazioni che le aziende dell’Emilia Romagna hanno concentrato la loro attenzione, partecipando, grazie alla missione imprenditoriale organizzata dalla CNA Federmoda locale, alla Fiera internazionale Collection Premiere Moscow, svoltasi dal 6 al 9 settembre e aderendo inoltre a Mod’ Aumont a Parigi, piattaforma europea delle nuove tendenze nel campo degli accessori moda, tenutasi dal 15 al 18 Settembre. “Con questa iniziative – spiega Antonio Franceschini, segretario di CNA-Federmoda – vogliamo dare rilievo e peso sui mercati internazionali a quel connubio tra virtuosismo creativo e virtuosismo produttivo che è alla base della forza della nostra filiera moda. Siamo in grado di presentare prodotti che lasciano il segno nelle collezioni e ci aspettiamo di portare a casa ordini e commesse importanti. Si tratta di imprese manifatturiere artigianali che però contemplano anche una vasta attività di servizio indispensabile a rendere questi prodotti/componenti applicabili al prodotto finito, secondo le esigenze del cliente. La manifattura gioca ancora un grande ruolo nella capacità di questo settore per rimanere competitivo a livello internazionale”.