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“Un Po 2009”: un ottobre sul Grande Fiume

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foto cacucciLa cultura del “Grande fiume” sembra sfiorare in modo quasi silente e discreto la coscienza collettiva di una provincia reggiana spesso proiettata verso le brezze collinari, o gli scenari montuosi del suo magnifico Appennino. Eppure essa vanta una ricchezza di elementi e fascinosità che non tradiscono mai chi la voglia finalmente scoprire e frequentare. È nato anche per questo il Festival “Un Po’”, che quest’anno proporrà una nuova serie di appuntamenti completamente calati in quest’atmosfera coinvolgente che appartiene profondamente al territorio, un territorio al quale conferisce infatti da sempre forti e diffuse peculiarità originali e inconfondibili.

L’edizione 2009 di “Un Po” darà gli strumenti per “navigare” nelle acque inquiete e costantemente rinnovate dell’arte, della musica, della letteratura, tra i luoghi storici del fiume, i suoi figli e i temi di suggestioni e visioni di questa terra che si modifica e si rinnova. Una terra che muta, dove anche oggi, ad ogni piena, qualcosa scompare: un sentiero, un vecchio rudere, un tratto di bosco; e qualcosa riappare: una vecchia barca, la carcassa di un’auto, un tronco primordiale. Un po’ come nella nostra mente, dalla memoria ritornano allora sentimenti, luoghi, volti ed impressioni.

La Biennale del Paesaggio, iniziativa “militante” della Provincia di Reggio Emilia che interviene ad ampio raggio sul territorio per ripensarlo e valorizzarlo, intreccia la propria macchina organizzativa e progettuale con i Comuni di Boretto, Gualtieri e Guastalla, che saranno il set del calendario di iniziative di Un Po 2009, spazianti dalla cultura popolare alle figure di Antonio Ligabue e Cesare Zavattini, con l’acqua sempre protagonista.

Il programma

Pino Cacucci (foto), nato ad Alessandria nel 1955, autore di romanzi ormai celebri e vincitore di vari premi letterari: tocca a lui aprire il cartellone sabato 17 ottobre. Cacucci da oltre un quarto di secolo divide la sua vita tra l’Italia e il Messico. Nel 1988 ha pubblicato Outland Rock, e nel 1990 Puerto Escondido, da cui il regista Gabriele Salvatores ha tratto il film omonimo. Traduttore di letteratura spagnola e latinoamericana, scrive su riviste e giornali ed è coautore di soggetti e sceneggiature per il cinema e il fumetto. Si rivolgerà ai passeggeri della motonave “Stradivari” con affascinanti letture da “La polvere del Messico” e da “Un po’ per amore un po’ per rabbia”, dando così contenuti immaginifici a una piccola crocera sul Po dal titolo “La memoria dell’acqua”, che salperà dal porto fluviale di Boretto alle ore 15 per arrivare al Lido Po di Guastalla.

In serata, al Teatro del Fiume di Boretto alle ore 21, proiezione del documentario “Le vie dell’acqua” prodotto dalla Biennale del Paesaggio con la regìa di Alessandro Scillitani. Un altro viaggio emozionante in quel mondo della provincia reggiana che intreccia la propria quotidianità con l’acqua, nei costumi, nelle professioni, nella spiritualità profonda.

Ancora un percorso fluviale sul Po si terrà il giorno seguente, domenica 18 ottobre. Stavolta si partirà alle ore 15 con la motonave “Padus” da Lido Po di Guastalla e compagno di viaggio sarà Marco Morellini, che proporrà alcune evocazioni letterarie da “Parliamo tanto di me” e “Toni” di Cesare Zavattini. Il 2009 è il ventennale della scomparsa di Cesare Zavattini e Marco Morellini, attore dalle esperienze teatrali, cinematografiche e televisive, svilupperà un percorso letterario su testi dello straordinario ed eclettico intellettuale di Luzzara. Tra le atmosfere tipiche della Bassa reggiana, terra di acque e di brume, di pioppi e sabbiaie, si incroceranno anche le memorie e le visioni di Zà ispirate ad Antonio Ligabue, che nei suoi surreali vagabondaggi frequentava le golene del fiume, navigando e immergendosi nella natura umorale delle lanche, nel filo della corrente. Apprezzare tutto questo navigando sul Po sarà il modo migliore per cogliere sfumature che altrimenti resterebbero solo sospese nelle pagine dei libri.

In serata, un vero “incontro tra ciclopi” della musica a Boretto chiuderà la seconda giornata di Un Po: armonia, ritmo, melodia, consonanza saranno “spazzate via” nelle vorticose improvvisazioni di “Stunt” con Fabrizio Bosso alla tromba, flicorno ed elettronica e Antonello Salis al pianoforte e fisarmonica: a pensarli vicini sullo stesso palco, due protagonisti così originali del jazz italiano, non ci si crederebbe, invece eccoli lì insieme nella formazione a due, faccia a faccia. Un duo che stupisce per estro, interplay, capacità di affrontare materiali ora più vicini al jazz, ora alla musica contemporanea, alle canzoni, ai sapori mediterranei ed esotici.

Appuntamento, dunque, al Teatro del Fiume di Boretto, alle ore 21.

Giovedì 22 ottobre ci si sposta a Gualtieri, dove alle ore 21 nella “Sala dei Falegnami” del Palazzo Bentivoglio si terrà un concerto della cantautrice Sara Loreni che vestirà i panni di Giovanna Daffini, una delle figure di primissimo piano del movimento di riscoperta del canto popolare e proletario degli anni ’60. Nata a Villa Saviola (Mantova) nel 1913 e vissuta proprio a Gualtieri, dove morì nel 1969, Giovanna Daffini cominciò infatti da giovanissima a suonare come ambulante, lavorando durante la stagione della monda come risaiola nel Novarese-Vercellese. Negli anni divenne cantante professionista al fianco del Nuovo Canzoniere Italiano e segnò un’epoca col suo stile anche ruvido e aggressivo, espressione della voglia di rivalsa delle classi più povere. La interpreterà Sara Loreni cantautrice di Parma dalle già eclettiche e originali esperienze anche aperte alle corde della sperimentazione e dei materiali colti extramusicali. In contemporanea sarà visibile la mostra di pittura dal titolo “KIKI” di Clelia Mori.

Giuseppe Cederna, interprete di film come Marakesch Express e Mediterraneo di Gabriele Salvatores, Italia Germania 4 a 3 di Barzini, Enrico IV di Bellocchio, sarà poi il protagonista dell’appuntamento di venerdì 23 ottobre, ore 21, a Palazzo Bentivoglio di Gualtieri, presso il Teatro Sociale, con “Storie d’acqua e di terra. Dal Mediterraneo, al Gange, al Ticino”. Tema affabulatorio del suo incontro col pubblico sarà la sua esperienza sul territorio svolta con la scrittura del recente libro edito da Excelsior 1881 realizzato con un fotografo come Carlo Cerchioli, alla scoperta di un fiume, il Ticinio, che ci parla delle popolazioni lambite dal suo percorso. Con le mille voci che l’acqua accoglie tra le rive per un’avventura, che Cederna fa vivere qui e ora. Dalle sorgenti del Passo della Novena, in Svizzera, alle gole del Piottino e poi giù, attraverso Piemonte e Lombardia, fino al ponte della Becca, a Pavia, dove il Ticino si unisce al Po, integrando la visionarietà di questo viaggiare con le suggestioni tratte dalle opere di Amitav Ghosh, uno dei più grandi scrittori Indiani in lingua inglese.

Ancora Gualtieri protagonista sabato 24 e domenica 25 ottobre con le visite guidate a Palazzo Bentivoglio, opera dell’architetto ferrarese Aleotti detto l’Argenta e residenza dei marchesi di Gualtieri. L’edificio imponente conserva affreschi seicenteschi del Badalocchio e ospita il “Museo Documentario e Centro Studi Antonio Ligabue”. Le visite sono gratuite ed inizieranno alle ore 10 (fino alle 12.30) e alle ore 15 (fino alle ore 18.30).

“Delicato come una farfalla e fiero come un aquila. Una voce per la vita di Antonio Ligabue”, è lo spettacolo teatrale sulla vita di Antonio Ligabue che verrà presentato alle ore 15 sempre sabato 24 a Guastalla, nella Sala del Camino di Palazzo Ducale, prima dell’andata in scena prevista per il giorno seguente. Interverranno gli autori Marzio Dall’Acqua, Elisabetta Salvatori e l’attore-regista Flavio Bucci. L’incontro sarà preceduto da “Sulle tracce di Ligabue”, visita guidata dell’atelier frequentato dal pittore e del Palazzo Ducale.

La giornata si concluderà alle ore 21, nella Biblioteca Comunale di Guastalla, con “Intuizioni di un editore. 1967, l’opera di Ligabue pubblicata da Franco Maria Ricci”, un incontro con Giorgio Montecchi.

La rassegna di iniziative di Un Po 2009 si chiuderà proprio a Guastalla con l’andata in scena pomeridiana de “L’Ultima Goccia”, uno spettacolo per bambini del Teatro Armonia con Bruna Fogola e Saverio Bari che aiuta i più giovani a riflettere sulla carenza d’acqua del pianeta e sul valore ambientale di questo bene prezioso. La pièce sarà al Teatro Ruggero Ruggeri domenica 25 ottobre alle ore 16. Nello stesso teatro, alle ore 21, si chiude infine con “Delicato come una farfalla e fiero come un aquila. Una voce per la vita di Antonio Ligabue”.

Tutte le informazioni sul sito Biennale del Paesaggio.