Home Sassuolo “Il volontario dell’anno” premiato a Sassuolo nel Week end del Volontariato

“Il volontario dell’anno” premiato a Sassuolo nel Week end del Volontariato


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valori_in_corso“Una città solidale” è il riconoscimento che viene assegnato ormai da diversi anni nel Week end del Volontariato alle Fiere d’Ottobre e che premia quello che viene definito “Il volontario dell’anno”, non certo per stilare una graduatoria dell’impegno a favore del prossimo, quanto per individuare un simbolo della disponibilità che tanti sassolesi regalano alla città e ai loro concittadini.

l riconoscimento “Una città solidale” si propone di esprimere pubblica gratitudine a chi nel tempo ha dedicato spontaneamente tempo ed energie nella pratica del volontariato.

Per l’anno 2009 il riconoscimento è stato assegnato, ieri pomeriggio in piazza Garibaldi durante il Week end del Volontariato, a Giuseppina Braglia, scelta fra altre importanti e nobilissime candidature.

Pina, questo è il diminutivo per gli amici, è insegnante elementare in pensione, nata vissuta a Sassuolo, è vedova e ha due figli. Ha sostenuto e promosso le attività e le finalità dell’associazione ADMO e ASEOP, realizzando percorsi di sensibilizzazione nelle scuole e per le piazze.

Ha partecipato a moltissime iniziative e raccolte fondi e progetti promuovendo la donazione del midollo osseo e del cordone ombelicale. Instancabile volontaria ha operato per migliorare la condizione di tutti i malati, grandi e piccoli e delle persone che stanno loro vicino.

La scelta del volontario dell’anno è stata effettuata da una giuria composta, oltre che dal vincitore del Premio per l’anno scorso, da esponenti del volontariato locale, da un giornalista, dal Centro Servizi per il Volontariato e dall’assessore all’associazionismo Luca Cuoghi, che commenta: “E’ un onore per tutta Sassuolo riconoscere ad una volontaria come Pina Braglia la dedizione che da tanto tempo presta alla solidarietà e al prossimo. Con questo gesto vogliamo ricordare tutti i volontari delle tante associazioni che, quotidianamente e nel silenzio, prestano il loto tempo e la loro opera”.