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Da Modena due universitari sul podio delle “Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra”


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scuola_studenti_universitariDue dei quattro studenti italiani, preparati scientificamente dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e dall’Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali, che hanno partecipato alle Olimpiadi Internazionali delle Scienze della Terra – IESO 2009, disputatesi a Taiwan, si sono aggiudicati il terzo gradino del podio.

E’ la prima volta che un team italiano, composto da Giorgio Bianchini di Lecce, Simone Potenti di Pistoia, Pasquale Chidichimo di Matera e Cristina Concetti di Ancona, partecipa alle Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra. Gli studenti, tutti di 16 anni, sono stati selezionati tra oltre 25.000 partecipanti ed hanno sostenuto numerose prove prima di arrivare alle finali: superato la fase di istituto, la fase regionale ed infine si sono piazzati ai primi posti nella fase nazionale. Così ai primi di settembre hanno seguito una settimana di ‘allenamento’ a cui hanno partecipato anche gli studenti arrivati nei primi dieci posti ed infine si sono imbarcati sul volo diretto a Taipei.

A conquistare la medaglia di bronzo sono stati Giorgio Bianchini e Simone Potenti che hanno superato brillantemente le prove scritte e pratiche su geologia, astronomia, atmosfera ed idrologia, distinguendosi, inoltre, nel lavoro a squadre miste per interpretare fenomeni geologici. Migliori in assoluto si sono rivelati i padroni di casa, gli studenti di Taiwan, seguiti dagli studenti di Corea del Sud e Giappone.

“Tra le competizioni internazionali studentesche, – racconta il Coordinatore scientifico del team italiano il dott. Roberto Greco del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia e insegnante dell’ITI Corni – quelle di scienze della Terra sono una sorta di pentathlon, richiedono non solo di studiare le varie discipline, ma anche di avere una visione sistemica e olistica oltre ad abilità manuali per utilizzare gli strumenti di misura ed essere in grado di muoversi all’aperto in contesti anche complessi ed accidentati. Gli studenti hanno provato l’emozione del lavoro dello scienziato che deve interpretare un fenomeno sulla base di indizi prove e conoscenze previe. E’ stata una grande esperienza anche dal punto di vista umano, di scambio culturale tra ragazzi di paesi diversi, ma con un interesse in comune la passione per le scienze della Terra. L’augurio per il prossimo anno è di poter portare anche qualche campione modenese e invito, quindi, i colleghi a far partecipare i propri studenti alle Olimpiadi delle Scienze Naturali”.

“Si tratta di iniziative importanti per diffondere tra i giovani l’interesse e la passione per le discipline scientifiche, considerate difficili e poco coinvolgenti, – afferma il Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra prof.ssa Daniela Fontana. Siamo orgogliosi che il dott. Roberto Greco del nostro Dipartimento, coordinatore scientifico del team italiano, abbia ottenuto risultati così lusinghieri”.

Le Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra sono giunte alla terza edizione e sono una manifestazione in forte crescita, quest’anno vi hanno preso parte 18 nazioni, e già ne sono previste una trentina per il prossimo anno in Indonesia e cinquanta per il 2011. Finora si sono svolte in paesi asiatici, ma da Taiwan è partito l’invito all’Europa di organizzare in Italia l’edizione del 2011.

Per ulteriori informazioni consultare il sito dell’Università.