Home Politica Filippi (PdL): soldi alla montagna? Solita farsa

Filippi (PdL): soldi alla montagna? Solita farsa

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bismantovaIl provvedimento in discussione in Assemblea legislativa “autorizzazione ad anticipare quote di finanziamento a favore di comunità montane ed unione dei comuni…” è finalizzato solo ed esclusivamente ad interventi di rimboschimento. Un’iniziativa che non risolve certamente i problemi della montagna, nemmeno in parte.

I rimboschimenti, in questa particolare fase, non sono certo una priorità, non portano nessun sviluppo alla montagna. Inoltre, dietro questo tipo di provvedimenti, si nascondono frequentemente, spese ingiustificate riservate a consulenti esterni: chiamati per definire non si sa che cosa. Consulenze che ovviamente vengono sovvenzionate dalla collettività.

Non bisogna inoltre dimenticare che in montagna molte terre sono di proprietà collettiva o demaniale. Spesso, i benefici diretti ai residenti sono minimi o addirittura nulli.

Va ricordato che il vero interprete dello sviluppo dell’Appennino è colui abita e vive la montagna. Il meccanismo inventato da Errani non porta nessun vantaggio all’agricoltura e tantomeno alla montagna in generale.

Si parla tanto di montagna, del suo sviluppo, dei fondi destinati ad essa, di un territorio da salvaguardare, tante belle parole, ma nei fatti la montagna rimane una zona fortemente penalizzata.

Troppo spesso viene indicata, semplicemente, come un territorio e da ammirare, una sorta di locus amoenus, lontano dal caos. Ma chi lo abita e lo vive, sa che non è così, sa che la situazione è molto diversa rispetto a quella descritta dai cosiddetti verdi. Gli ambientalisti cittadini, inconsapevoli della realtà appenninica, attuando le loro idee hanno cerato solo squilibri, danneggiano il nostro territorio e la sua economia.

Sicuramente, in montagna, c’è molto da salvaguardare e da tutelare. Le infrastrutture rappresentano però una risorsa imprescindibile, le distanze vanno accorciate. In Appennino occorrono strade adeguate, trasporti pubblici efficienti, mezzi di comunicazione rapidi, sostegno al mondo imprenditoriale, in una parola nuovo sviluppo e pari opportunità per il territorio.

L’attenzione della giunta regionale verso queste aree è davvero marginale, storicamente gli assessori al turismo della regione provengono dalle zone marittime. Conseguentemente, o forse volutamente, non si sono mai interessati dei problemi che colpiscono chi vive sopra i 500 metri di altitudine.

La Regione Emilia-Romagna, in quarant’anni di attività, non si è mai occupata seriamente di una parte del suo territorio: un’area certamente non trascurabile, che ricopre oltre il 50% della sua superficie. Leonardo da Vinci affermava che i problemi di valle si risolvono a monte. Credo che dopo 600 anni, questo principio sia ancora attuale.

La Giunta Errani parla, parla, ma non cambia mai nulla.

Siamo costretti ad assistere passivamente allo spopolamento della montagna e alla totale indifferenza di chi ci governa.

(Fabio Filippi)