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‘La terra nelle nostre mani’ al via il Festival della coperazione internazionale


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socialeConvegni internazionali, dibattiti, musica e mostre fotografiche per riflettere sul diritto al cibo e all’acqua, sulla cooperazione e sull’economia solidale, sull’agricoltura e sui modelli energetici sostenibili. Da giovedì 8 a sabato 17 ottobre si svolge a Bologna “La terra nelle nostre mani”, la terza edizione del festival della cooperazione internazionale organizzato da Coonger, il coordinamento delle ong dell’Emilia-Romagna.

“Il festival nasce dalla collaborazione tra diverse realtà della regione unite dall’impegno nella cooperazione decentrata e nella tutela dei diritti umani – dice Marco Benassi, coordinatore di Coonger -. Dopo le prime due edizioni dedicate alla pace e agli Obiettivi del millennio, quest’anno al centro delle nostre iniziative ci sarà la sovranità alimentare, cioè il diritto di ogni stato a definire autonomamente politiche e strategie di produzione, distribuzione e consumo di alimenti, che a loro volta garantiscano a tutta la popolazione il diritto al cibo”.

Il programma del festival della cooperazione, che da quest’anno si avvale della sinergia con il Terra di Tutti Film Festival, rassegna di documentari e cinema sociale dal sud del mondo, parte giovedì 8 alle ore 10 (Facoltà di Scienze politiche, strada Maggiore 45) con il seminario “Un’economia alternativa per una società più inclusiva”, a cui parteciperanno esperti, professori universitari e studiosi internazionali. Antonio Perna (professore di Sociologia economica della Facoltà di Scienze politiche di Messina e fondatore della rivista Altraeconomia) e Fábio José Bechara Sanchez, che lavora alla Segreteria nazionale di economia solidale istituita dal Ministero del Lavoro del Brasile, spiegheranno come sia possibile andare oltre la logica del profitto per migliorare l’inclusione sociale e le condizioni di vita dei lavoratori. Il seminario sarà anche l’occasione per presentare alcune interessanti esperienze imprenditoriali di economia solidale realizzate in Italia e in Brasile: sono quelle del Consorzio Goel creato nella Locride da un gruppo di cooperative e associazioni sociali (ne parlerà il presidente Vincenzo Linarello), della cooperativa brasiliana di riciclaggio dei rifiuti Coopersoli, che dà lavoro a donne a rischio di emarginazione di Belo Horizonte (sarà presente la presidente Neli de Souza Silva Medeiros), e dell’Unisol (União Solidaridade), la rete delle cooperative brasiliane ispirate ai principi dell’economia solidale (che sarà presentata da Renata Siviero Martins).

L’acqua come “bene comune e diritto di tutti” è invece l’argomento al centro del seminario in programma venerdì 9 ottobre alle ore 10, presso la sala Cervi della Cineteca di Bologna (via Riva di Reno 72), che farà il punto sui problemi legati alla mercificazione dell’acqua (dall’agricoltura ai cambiamenti climatici). La dichiarazione finale della Conferenza mondiale sull’acqua di Istanbul (marzo 2009) ha negato ancora una volta l’accesso all’acqua come diritto riconoscendolo invece come bisogno; in parallelo si è assistito per la prima volta all’aumentare del numero di Stati e di soggetti, tra cui enti locali e imprese, che hanno sottoscritto la disponibilità a riconoscere il diritto all’acqua. L’urgenza di cooperare per raggiungere questo obiettivo vuole essere condivisa con l’opinione pubblica. Al seminario, Emilio Molinari parlerà della situazione mondiale, europea e nazionale sul diritto all’acqua, Rosario Lembo del Cicma (Comitato italiano Contratto mondiale dell’acqua) illustrerà i contenuti della proposta per un protocollo mondiale dell’acqua, mentre Franco Siccardi (presidente del Cima Research Foundation) affronterà il rapporto tra sfruttamento idrico e desertificazione. Ma l’acqua è anche e soprattutto una risorsa per l’agricoltura, come testimonieranno rappresentanti del Movimento Sem Terra del Brasile e dell’associazione dei produttori biologici del Guatemala.

L’ultimo convegno internazionale del festival della cooperazione – in programma sabato 10 ottobre alle ore 15, alla Biblioteca Renzo Renzi della Cineteca di Bologna (via Azzo Gardino 65/B) – sarà dedicato all’uso di biomasse nella produzione di carburanti. Questa prospettiva ha suscitato molte speranze in termini di riduzione delle emissioni di CO2 nel settore dei trasporti e per il possibile accesso a una fonte energetica rinnovabile diffusa su tutto il pianeta. Sono però pari le preoccupazioni in merito alla sostenibilità sociale e ambientale generate da un tale utilizzo delle risorse agricole, specialmente alla luce dei rischi derivanti dalla competizione con la produzione di cibo. Al seminario saranno rappresentati più punti di vista, dal modello di agricoltura famigliare con Geraldo Arcoverde (Confederazione degli agricoltori familiari di Belo Horizonte, Brasile), a Gianpietro Venturi (agronomo dell’Università di Bologna e membro del Board Biofuel Europe), Antonio Onorati dell’associazione Chimica Verde e il Centro internazionale Crocevia di Roma.

Oltre ai convegni e agli approfondimenti, il festival della cooperazione offrirà momenti di arte e spettacolo. Tra i vari appuntamenti, tutti a ingresso gratuito, da giovedì 8 a domenica 11 ottobre al Cinema Lumière (via Azzo Gardino 65/B) sarà allestita la mostra fotografica “Eritrea. La vita oltre la guerra”, tratta dall’omonimo libro di Francesco Cinque edito da Edizioni Diabasis. Sabato 10 alle ore 21.30, il Centro sociale Costa (via Azzo Gardino 48) ospiterà il concerto di bossa, samba e raggae del “Daniella Firpo Novo Quartet”, mentre martedì 13 alle ore 17.30 al Vag 61 (via Paolo Fabbri 110) si terrà un’edizione speciale del mercato biologico dei produttori locali.

Il festival si concluderà sabato 17 ottobre in piazza Re Enzo: alle ore 10 si terrà lo “Stand Up Take Action!”, la mobilitazione internazionale contro la povertà e a favore degli Obiettivi del millennio promossa dalla Nazioni Unite, mentre nel pomeriggio l’Urban Center (secondo piano della Sala Borsa) accoglierà una “biblioteca vivente”, in cui i “libri” sono persone in carne e ossa, pronte a raccontare al “lettore” di turno le propria storie di vita e di lotta contro le discriminazioni.