Il PTCP della Provincia aveva come obiettivo una riduzione delle cave, e il recupero di alcune aree da troppo tempo devastate. Ma dato che l’edilizia è ferma, quindi la richiesta diminuisce, non si capisce perché a fronte della chiusura di alcuni siti di escavazione, se ne aprono altri, in aree per ora preservate da questa pratica dal forte impatto ambientale.
E’ quanto accade a Spilamberto, in zona Ponte Guerro, dove un nuovo sito di estrazione sta per prendere il via: l’area a sud di Modena continua su questo fronte ad essere depauperata, senza un reale bisogno. Prima di avviare nuovi siti, non sarebbe meglio attendere quali saranno gli sviluppi del territorio in questi mesi a venire? Quale l’impatto sul settore edilizio e dei laterizi? E se alcune opere che sono in progettazione da anni prenderanno finalmente avvio? Adesso che la Giunta Provinciale ormai presenta un monocolore PD, può fare quello che le sue ali più estreme impedivano di fare: ovvero usare e abusare del territorio come preferisce. Senza confronto e senza mediazione. E col sostegno degli enti locali, che non hanno interesse a osteggiare una Provincia amica. Su un bene non infinito come il territorio, e di tutti, il PD lasciato solo a decidere non guarda in faccia a nessuno, e ne dispone in maniera decisamente poco democratica.
(Avv. Luca Ghelfi, PDL)