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Confagricoltura ER, dichiarazione del Presidente: “Stupore e sconcerto per le parole del Ministro Zaia”


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agricoltura_spandimentoIl presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna, Guglielmo Garagnani, esprime profondo stupore e sconcerto per la risposta del Ministro all’Agricoltura, Luca Zaia, al comunicato stampa dei Presidenti delle Organizzazioni provinciali agricole di Confagricoltura, Cia e Copagri di Forlì-Cesena al termine di un confronto avuto con quest’ultimo al Macfrut di Cesena.

“Non è nella mia cultura, né nel mio modo di fare, alimentare sterili polemiche, ma i toni certamente eccessivi usati dal portavoce del Ministro nel suo comunicato stampa mi impongono di rispondere. Ritengo che in un Paese civile ed evoluto le Istituzioni e chi le rappresenta debbano sempre rispondere alle sollecitazioni che provengo dai cittadini e dalle loro rappresentanze con compostezza, specialmente se queste sono espresse in maniera civile. In questi termini si è svolto l’incontro con il Ministro al Macfrut, un confronto franco e corretto. Resto quindi stupito ed offeso nel leggere che un Ministro della Repubblica definisca elite parassitaria imprenditori che, come me ed i miei colleghi provinciali, tutti i giorni si alzano per fare del proprio lavoro una fonte di reddito e di occupazione. Imprenditori che si fanno carico in questo periodo economicamente difficile di tenere in piedi aziende senza chiedere, né avere, come altri settori hanno beneficiato, delle risorse aggiuntive messe in campo per superare le crisi delle imprese”.

“E’ un fatto che, su alcune questioni, gli agricoltori hanno avuto dal Ministro Zaia delle promesse, più volte ribadite, che sono rimaste mere enunciazione, come la questione del rifinanziamento del fondo di solidarietà nazionale. Questione sulla quale continueremo a chiedere conto al Ministro e non al Presidente del Consiglio come, invece, sta facendo un’Organizzazione che, imbavagliando i propri soci, ha fatto dell’opportunismo politico il proprio vessillo”.

“Confagricoltura dell’Emilia-Romagna è perfettamente consapevole della situazione e delle difficoltà che l’attuale congiuntura determina, ma questo non rende meno lecite le richieste di un settore o autorizza chicchessia ad usare espressioni che vanno oltre la normale dialettica. Per quanto mi riguarda voglio considerare questo episodio un incidente e auspico che i toni di confronto, anche a mezzo stampa, rimangano quelli civili che hanno sempre contraddistinto il rapporto tra le organizzazioni ed il Ministero”.