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Nonantola: cattivi odori provenienti da un impianto, Vaccari risponde


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compostaggio«La situazione delle emissioni maleodoranti provenienti da un impianto nel comune di Nonantola è sicuramente migliorata in questi ultimi mesi grazie alla riduzione delle quantità e ai cambiamenti delle tipologie dei materiali lavorati e migliorerà ulteriormente in futuro per effetto di un processo di riorganizzazione aziendale».

Lo ha assicurato Stefano Vaccari, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena, rispondendo in Consiglio provinciale ad una interpellanza con la quale Matteo Malaguti (Pdl) ha ricordato che «dal 1998 nella zona di Via Larga a Nonantola è presente il problema dell’inquinamento da miasmi, provenienti presumibilmente da un impianto di compostaggio, che si propagano nel centro del paese fino a da arrivare a S.Agata bolognese. Dal 2007 – ha sottolineato Malaguti – i cittadini di via Larga hanno costituito un comitato civico per cercare di risolvere il problema». Malaguti ha quindi chiesto se la Provincia, autorizzando a suo tempo questa attività, avesse considerato «i rischi di inquinamento», se viene effettuato il monitoraggio costante, se gli odori rispettano i limiti e come si vuole risolvere il problema.

Vaccari, dopo aver ricordato che «l’impianto è dotato delle necessarie autorizzazioni e delle tecnologie per depurare le emissioni anche quelle odorigene», ha affermato che la ditta «per migliorare la situazione, ha installato da tempo un biofiltro per ridurre gli odori che viene costantemente controllato, mentre non è possibile tecnicamente monitorare in continuo le molecole odorigene, molto difficili da rilevare se non con apposite campagne periodiche».

Da agosto – ha aggiunto Vaccari – la ditta, per migliorare ulteriormente la situazione «ha deciso di trasferire a impianti fuori regione alcune tipologie di scarti, come i fanghi e i contenuti dei prestomaci bovini, maggiormente a rischio di cattivi odori».

La Provincia, nell’ambito dello screening ambientale effettuato dalla Regione sul progetto di riorganizzazione della attività, «si attiverà – ha sottolineato Vaccari – per introdurre ulteriori cautele sia strutturali che gestionali al fine di prevenire e ridurre l’emanazione degli odori».

Vaccari ha chiarito che Provincia e Comune di Nonantola, nell’approvare la nascita dell’impianto, hanno «seguito tutte le normative ambientali, ma occorre specificare che non esistono limiti di legge sugli odori».

Foto: archivio