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Bologna: entro l’anno il Registro comunale dei testamenti biologici


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firmaSara’ istituito entro l’anno 2009 il registro del Comune di Bologna che conservera’ le Dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat), vale a dire i testamenti biologici dei residenti sotto le Due Torri. Questi i tempi che il capogruppo del Pd a Palazzo D’Accursio, Sergio Lo Giudice, stima per l’applicazione da parte della giunta della delibera consiliare che l’intero gruppo dei Democratici, con volonta’ unanime, chiede di varare in un odg che sara’ discusso in commissione e poi votato in aula.

Il provvedimento, che sulla carta e’ gia’ approvato (il Pd ha infatti da solo la maggioranza in consiglio), prevede dunque la possibilita’ di depositare la Dat presso un notaio, fornendo al Comune per la registrazione, il nome del notaio rogante e quello del fiduciario (la persona cie’ che si dovra’ fare carico dell’applicazione della volonta’ espressa nella Dat), o in alternativa di consegnare direttamente all’ufficio comunale preposto la propria dichiarazione, in busta chiusa, avendone redatto una copia per se’ e una per il fiduciario.

Il Comune registrera’ i dati del deposito (luogo, data, fiduciario e eventuale notaio) senza entrare minimamente nel merito della dichiarazione. Il Registro e’ riservato ai residenti, ma in caso di cambio di residenza, la registrazione non viene cancellata. In qualsiasi momento, invece, l’iscrizione al Registro potra’ essere revocata dal dichiarante. “Abbiamo deciso di mettere insieme le due possibilita’ di registrazione – ha spiegato Lo Giudice in conferenza stampa – che sono previste distintamente dai Comuni di Firenze e di Pisa, che prima di noi hanno gia’ adottato un provvedimento del genere”. Oltre ai due Comuni toscani, registri simili sono stati istituiti a Lecco, Vicenza, nella provincia di Cagliari e in una ventina di altre citta’ piu’ piccole.

L’intera operazione, pero’, e’ strettamente legata al nodo della legislazione nazionale con cui comunque ogni testamento biologico andra’ incrociato. Non a caso, l’odg firmato dal Pd bolognese oltre a impegnare la giunta comunale a definire le modalita’ applicative del Registro e ad occuparsi della comunicazione e informazione ai cittadini su questa opportunita’, invita anche il Parlamento italiano “a legiferare in tempi rapidi sul tema delle Dat sanitari nel pieno rispetto del principio di liberta’ e responsabilita’ di ogni individuo, dell’importanza del ruolo delle cure palliative e della dignita’ di fine vita e ricercando un ampio consenso parlamentare”.

L’odg bolognese, che parte dai principi stabiliti da atti come la Convenzione di Oviedo (1997) o il Codice di deontologia medica della federazione italiana degli Ordini dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri del 3 ottobre 1998, ha dunque un forte carattere politico. Non a caso nel documento presentato oggi a Palazzo D’Accursio, si legge che “il testo unificato gia’ approvato dal Senato va nella direzione opposta, sia nel metodo, basato su un atto di imposizione della maggioranza di centrodestra, sia nel contenuto, contrario ai principi costituzionali e appesantito da una logica burocratica e da limitazioni improprie dell’efficacia della dichiarazione che rischiano di avere un effetto di deterrenza e di lesione del principio di autodeterminazione”.

“Una legge nazionale e’ importante e necessaria – ha concluso infatti Lo Giudice – e crediamo che il testo Calabro’ non sia per nulla condivisibile, perche’ sul piano del metodo si vogliono imporre a colpi di maggioranza dei principi che dovranno valere per tutto il Paese, mentre sul piano del merito si introduce uno sbilanciamento totale del rapporto medico-paziente, a sfavore della volonta’ del paziente”. Quanto alla discussione interna al Pd sull’odg, il capogruppo ha voluto precisare che “non c’e’ stata da parte mia nessuna fatica a trovare l’unanimita’ su questo tema all’interno del Pd: siamo 24 consiglieri, tutti laici, al di la’ delle idee personali”. L’auspicio di Lo Giudice e’ che i Comuni della Provincia seguano l’esempio di Bologna, in vista magari di un unico registro nazionale telematico dei testamenti biologici.