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Reggio, conteggio Iva nella tariffa rifiuti: il vicesindaco Barbati chiede chiarimenti al Governo

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Liana_BarbatiCon una lettera inviata oggi ai parlamentari reggiani, il vicesindaco e assessore al Bilancio del Comune di Reggio Emilia Liana Barbati chiede al Governo che venga rapidamente definita con chiarezza la questione del conteggio dell’Iva nella Tariffa per la Gestione dei Rifiuti Urbani.

Rivolgendosi agli onorevoli Alessandri, Barbieri, Castagnetti, Marchi, Pignedoli e Soliani, la Barbati sollecita il Ministero dell’Economia a chiarire rapidamente “le modalità di applicazione della sentenza n° 238 del 24 luglio 2009 della Corte Costituzionale, che stabilisce la natura tributaria della Tariffa per la gestione dei rifiuti urbani e la non assoggettabilità ad Iva” e “di chiarire rapidamente le modalità di applicazione della sentenza e i tempi della restituzione del pagamento per sanare la situazione”.

Il vicesindaco, in attesa di indicazioni sulle modalità del rimborso, chiede infine di “conoscere con quali modalità il Governo e l’Agenzia delle Entrate provvederanno a rimborsare i cittadini e in quali tempi, evidenziando la necessità che il risultato finale non sia penalizzante per gli utenti e peggiorativo per le imprese e che il Governo non individui come soluzione che siano i Comuni a rimborsare quello che non hanno riscosso”.

“Ritengo – si legge ancora nel documento – che debba essere il Legislatore a stabilire le modalità con cui rendere concretamente applicabili i concetti espressi dalla Corte. Allo stato attuale il Comune e l’Ente gestore si trovano in una situazione di incertezza normativa che non permette l’applicazione di soluzioni definitive, quali l’eventuale modifica del regolamento comunale o la messa in campo di procedure relative alla restituzione dei rimborsi per le somme versate dagli utenti, incassate dal gestore in qualità di sostituto d’imposta e regolarmente versate all’Erario”.

L’auspicio conclusivo espresso dalla Barbati è che Comuni, Aziende di erogazione del servizio e soprattutto i cittadini utenti escano rapidamente dall’incertezza, “evitando incomprensioni, probabili contenziosi e facili strumentalizzazioni”.