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Modena: emergenza carceri, le richieste del Pd


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carcereL’invio immediato dei 41 agenti promessi; lo spostamento in altre carceri di 150 detenuti del S. Anna; la modifica della legge Cirielli, della Fini-Giovanardi e l’abolizione del reato di clandestinità. E’ quanto chiede l’ordine del giorno presentato dal capogruppo del Pd in Consiglio provinciale Luca Gozzoli e dai consiglieri del Pd Cècile Kyenge e Fausto Cigni. I rappresentanti democratici sollecitano anche ispezioni nelle carceri per verificare il trattamento dei detenuti; lo stato dei fabbricati; l’organizzazione del lavoro; le condizioni igienico-sanitarie degli edifici. Chiedono inoltre il recupero delle risorse non stanziate per il potenziamento delle forze di polizia.

A sostegno delle loro richieste i tre consiglieri forniscono alcune cifre significative sugli istituti penitenziari modenesi: nel carcere di Castelfranco ci sono 149 reclusi mentre la capienza dell’istituto è di 82 unità e gli agenti sono 39 a fronte di un organico di 59 unità. Analoga situazione nella Casa di lavoro di Saliceta San Giuliano con 109 detenuti e 38 agenti, a fronte di un organico di 50 unità. La situazione peggiore è nella Casa Circondariale di S. Anna, con 550 reclusi in uno spazio che potrebbe ospitarne solo 230.

“Questa situazione di sovraffollamento – si legge nell’odg del Pd – è determinata dall’introduzione del reato di clandestinità e da leggi come la Cirielli (che prevede la detenzione in caso di recidivo di reati comuni) e la Fini-Giovanardi (che ha eliminato la dose di stupefacenti per uso personale)”. Detenuti condannati a pene da uno a 4 mesi di carcere – sostengono i tre consiglieri – potrebbero invece scontare la pena con misure alternative.

I tre consiglieri lamentano infine il degrado dei fabbricati, dei sistemi di sicurezza e dei mezzi di trasporto causati dai “forti tagli alle risorse economiche da parte del governo”.