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Bologna, Passante Nord, Gian Maria Gros Pietro: problema attuattivo, non di risorse


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tangenziale2‘E’ una questione complessa dal punto di vista attuativo. Ci dobbiamo lavorare insieme con la regione, i comuni e naturalmente il ministro. Certamente il nostro impegno è quello di realizzare il passante nel modo più rapido possibile”. Gian Maria Gros Pietro, presidente di Atlantia, che controlla Autostrade per l’Italia, al convegno organizzato a Bologna da Unindustria assicura che la società vuole realizzare l’opera dopo il via libera arrivato da Bruxelles ai primi di ottobre ed aggiunge che le risorse non sono un problema.

“L’idea è che il passante non è altro che una variante dell’infrastruttura esistente e quindi può essere data secondo le regole europee ad Autostrade per l’Italia” (che dovra bandire la gara europea per i lavori, ndr), precisa il presidente di Atlantia.

“La Commissione – spiega ancora Gros Pietro – vorrebbe che noi mettessimo a gara tutti i lavori e non solo il 40% come è richiesto dalla normativa italiana compatibile con la normale regolamentazione europea. Siamo di fronte a modalità nuove che devono essere esplorate”, dice ancora Gros Pietro che osserva ancora come la gara europea comporti tempi lunghi “ed i tempi fanno aumentare i costi”. “Noi mettiamo a gara i lavori per una parte rilevante degli investimenti che facciamo, ma – aggiunge – cerchiamo di usare la nostra controllata Pavimental tutte le volte che i lavori sono urgenti”. Gros Pietro, stante la complessità della situazione, non azzarda tempi per la realizzazione.

“Non abbiamo problemi di finanziamento – conclude Gros Pietro – è una opera che è inserita nel nostro piano d’intesa con Anas. Questo vuol dire che le remunerazione dell’investimento è assicurata in tariffa. Data la robustezza finanziaria di Autostrade per l’Italia e della controllante Atlantia che può emettere obbligazioni sui mercati internazionali quando l’investimento è compreso nel piano non ci sono problemi a trovare i finanziamenti”.