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Caccia in deroga: il Consiglio di Stato sospende la normativa regionale


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Tortora_dal_collare_2Da oggi fino al prossimo 3 novembre è sospeso il prelievo in deroga allo storno e alla tortora dal collare, in attesa della decisione del Consiglio di Stato.

Il presidente della sesta Sezione del Consiglio di Stato (con decreto n. 5280 del 21 ottobre scorso) ha, infatti, disposto misure cautelari provvisorie di sospensione della deliberazione di Giunta regionale 1099/09 concernente l’“Esercizio delle deroghe previste dalla Direttiva Cee 79/409. Autorizzazione al prelievo per la stagione venatoria 2009-2010”, su appello proposto da Lac e Lav. Il Consiglio di Stato ha, quindi, fissato la data del 3 novembre per la discussione in camera di consiglio. La Regione, convinta della correttezza e legittimità del suo operato in quanto ha adempiuto in maniera puntuale ai presupposti di legge che consentono l’autorizzazione al prelievo in deroga, si difenderà anche alla luce della precedente ordinanza del Consiglio di Stato riferita alla stagione venatoria 2008-2009. In quella decisione, infatti, il giudice amministrativo non aveva ravvisato alcun estremo per la sospensione del provvedimento regionale ed aveva tenuto, invece, conto delle motivate richieste di intervento delle Province finalizzate a limitare i rilevanti danni all’agricoltura che queste specie, di per sé protette, provocano.

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Anche nel territorio della provincia di Modena non è più possibile cacciare lo storno. Almeno fino al 3 novembre, la data della discussione in camera di consiglio fissata dal Consiglio di Stato che, su richiesta delle associazioni animaliste, ha accolto l’istanza cautelare di sospensiva per impedire appunto la cosiddetta “caccia in deroga”. In attesa del risultato dell’udienza è quindi vietato cacciare lo storno. «E ciò comporta gravi ricadute sull’attività degli agricoltori modenesi» commenta l’assessore provinciale all’Agricoltura e alla qualità del territorio rurale Giandomenico Tomei, che ha anche la delega alle Politiche faunistiche, affermando che «è sotto gli occhi di tutti i cittadini la gravità dei danni provocati dagli storni alle colture, anche pregiate, del nostro territorio». Tomei difende, infatti, la decisione della Regione che aveva appunto concesso per il territorio modenese il prelievo in deroga di esemplari appartenenti alla specie storno, da appostamento fisso e temporaneo, senza l’uso di richiami vivi, dall’1 settembre al 30 novembre. «Che fosse decisione necessaria al fine di migliorare la prevenzione – ricorda l’assessore Tomei – lo ha riconosciuto anche lo stesso Tar, il Tribunale amministrativo regionale, sostenendo come il provvedimento fosse correttamente motivato avendo tenuto presente l’entità dei danni prodotti nelle singole province». L’ordinanza del Tar che rigettava la richiesta di sospensione della delibera regionale che consentiva la caccia in deroga, però, è stata sospesa dal Consiglio di Stato (sezione sesta, con decreto del suo presidente Giuseppe Barbagallo n. 5280 del 21 ottobre 2009) con il decreto cautelare richiesto dalla Lega abolizione caccia (Lac) e dalla Lega antivivisezione (Lav) ai fini di salvaguardare i volatili.