Home Bologna Caso Budrio: dichiarazione dell’Ufficio di presidenza della Conferenza Metropolitana dei sindaci

Caso Budrio: dichiarazione dell’Ufficio di presidenza della Conferenza Metropolitana dei sindaci


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socialeIl triste episodio accaduto a Budrio qualche giorno fa ci induce ad una riflessione che riteniamo vada formulata con chiarezza, ad alta voce, rivolgendoci, com’è giusto, alle comunità che amministriamo. Da qualche tempo si stanno intrecciando due fenomeni dalla cui miscela emerge un problema di difficile soluzione.

1) Come tutti sanno, la crisi economica c’è e può comportare, da un lato, la perdita del posto di lavoro, dall’altro l’impossibilità a trovarlo.

2) Aumentano le persone con sfratto esecutivo che chiedono ai Comuni di poter far ricorso alla Pronta emergenza abitativa (PEA), superando le graduatorie dell’Edilizia residenziale pubblica (ERP).

Gli appartamenti per la PEA sono limitatissimi, implicano delle motivazioni molto serie e una volta esauriti, costringono un Comune ad orientare la ricerca di una soluzione verso il mercato, cercando di sostenere, per quanto è possibile, con specifiche garanzie, le persone in difficoltà.

A ciò si aggiunge l’impressione che vi sia chi tende a favorire l’esito dello sfratto esecutivo, magari confidando in una risposta pregiudizialmente positiva dell’Ente locale. Così come, talvolta, si avverte una pressione che va al di là del lecito e del consentito, perchè in contrasto con la legalità e col principio di uguaglianza, che un’istituzione non può disattendere.

Soprattutto in questo campo non ci sono ricette semplici, ma un impegno duro e faticoso di ricerca delle soluzioni possibili. Ciò che accaduto a Budrio avrebbe potuto accadere in ciascuno dei nostri Comuni ed evidenzia una condizione più generale. Proprio per questo non può non indurre preoccupazione insieme ad un rinnovato richiamo al pieno rispetto delle regole, correttamente osservate dal Comune di Budrio.

Ma per rafforzare la capacità di far fronte adeguatamente a queste nuove sfide occorrono risorse ed il concorso di un lavoro istituzionale più ampio di quello di un singolo Comune. Sul piano istituzionale sviluppando ulteriormente la collaborazione tra il sistema degli Enti locali e la responsabilità dello Stato e coinvolgendo, a livello territoriale, le specifiche competenze della Prefettura.

Sul piano delle risorse è inutile ricordare la situazione dei bilanci degli Enti locali, oggi definiti, nelle loro drammatiche ristrettezze, più dal patto di stabilità, che dalle reali necessità della comunità amministrata. Tutto questo, tuttavia, sarebbe insufficiente in assenza della sussidiarietà tra le parti sociali le imprese e il volontariato da cui dipende il senso di una solidarietà attiva capace di interpretare il disagio attraverso risposte a domande tanto nuove quanto complesse.