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Festival filosofia: 160.000 presenze nell’edizione 2009


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festival_filosofia_modena“Il Festival Filosofia di quest’anno ha toccato i 160mila partecipanti, con un aumento di 30mila rispetto all’anno precedente. È aumentato anche il numero delle scuole che hanno partecipato, gli eventi filosofici sono arrivati a 54 con una nuova sezione: La lezione dei classici. Ci sono state 26 interviste ai filosofi protagonisti e 50 interviste radiofoniche su canali nazionali e internazionali”. Con questi dati l’assessore alla Cultura del Comune di Modena Roberto Alperoli ha risposto in Consiglio comunale a tre interrogazioni presentate dai consiglieri Sandro Bellei, Lega, e William Garagnani, Pd, poi trasformate in un’unica interpellanza per consentire l’intervento di altri consiglieri.

Il consigliere Bellei ha posto all’assessore due questioni: nella prima interrogazione ha affermato che “il professor Tullio Gregory ha innumerevoli meriti accademici, ma la sua collaborazione con il Festival ha prodotto soltanto inutili menu filosofici” e ha chiesto di conoscere con quale criterio è stato scelto lui anziché uno chef locale. Nella seconda interrogazione si è soffermato su un episodio del 20 settembre, quando “il 20 settembre il sindaco di Sassuolo Luca Caselli ha lasciato il parco durante la lezione di Paolo Sini, che durante il proprio intervento aveva criticato il presidente del Consiglio”. Bellei ha chiesto di sapere “se alla prossima edizione l’iniziativa si chiamerà Festival della Politica”. Il consigliere Garagnani ha invece chiesto di conoscere “le ricadute economiche del Festival su territorio” affermando che “il Festival nella passata edizione ha ulteriormente consolidato il proprio ruolo nazionale e internazionale. Si è trattato dell’edizione di debutto del Consorzio che lo ha organizzato e la scelta si è rivelata giusta”.

L’assessore ha precisato che il Festival Filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo “è il secondo festival d’Italia in senso quantitativo e uno dei più importanti d’Europa in tema di filosofia. È l’unico evento della città che vede la quasi totale apertura dei pubblici esercizi ed esercizi commerciali interessati. Rispetto all’interrogazione di Bellei”, ha puntualizzato Alperoli, “il professor Tullio Gregory, già componente del Comitato scientifico della FSC, ha riconosciute competenze in materia di civiltà della cucina e del convivio. La volontà del professore è stata di orientare i menu filosofici verso la tutela della cucina tradizionale, promuovendone l’aspetto gastronomico e culturale. I menu vengono discussi e confrontati con gli chef del territorio. Per 53 iniziative filosofiche il festival spende 106mila euro, compresi viaggi e diritti. Il compenso del professor Gregory è nella media rispetto a questi dati. Si tratta quindi di un gettone di presenza, alla pari degli altri ospiti. Per quanto riguarda la scelta dei filosofi – ha concluso l’assessore – si individua una categoria, che per il 2010 sarà la Fortuna, e se ne propone una mappatura tematica. Solo in seguito si scelgono gli ospiti, con incursioni in tutte le scienze umane e sociali. Il compito degli ospiti è di porre problemi e non dare soluzioni, ruolo che invece appartiene alla classe politica”.

Nel dibattito, la consigliera Cinzia Cornia, Pd, ha definito il festival “un evento culturale di tutto rilievo, che richiama un pubblico eterogeneo. Questo – ha detto – è un aspetto da non sottovalutare. Il professor Carlo Sini è un intellettuale di tutto rispetto, che ha idee e opinioni e può esporle legittimamente. Le idee non hanno mai ucciso nessuno”. D’altro avviso il consigliere Giancarlo Pellacani, Pdl, che ha detto: “capisco che il nostro giovane assessore alla fine del Festival abbia tirato un sospiro di sollievo. L’iniziativa è uno spettacolo, anche attraente, ma non una manifestazione culturale nel suo significato profondo. Non apprezzo la cultura da grandi magazzini e credo che la debolezza del festival, strutturale, sia di non collaborare con altre istituzioni modenesi come l’Università e l’Ufficio scolastico. Si valorizza un evento che dura 3 giorni e per gli altri 362 scompare”. William Garagnani ha ripreso la parola dicendosi soddisfatto della risposta ricevuta e ha sottolineato l’importanza di “rispettare l’autonomia dei comitati scientifici. Credo inoltre – ha detto – che questi eventi abbiano un importante impatto economico sul territorio”. Il sindaco Giorgio Pighi è intervenuto evidenziando la forza del Festival filosofia come “evento di grande livello culturale capace di attrarre un numeroso pubblico. Credo che sullo spessore dei componenti del Comitato scientifico del Festival nessuno possa obiettare. Noi non crediamo che Gregory e Augè esprimano una cultura da grandi magazzini. Fra una lezione del Festival e una dell’Università c’è una profonda differenza: il pubblico a cui ci si rivolge”. Sandro Bellei, Lega, non è stato invece soddisfatto della risposta dell’assessore: “si parla di successo – ha detto – ma chi ci dice che il Festival Filosofia non avrebbe avuto ancora un maggior successo invitando anche studiosi di un’altra parte politica? Perché non allargare un po’ il raggio d’azione?”.

L’assessore Alperoli ha così concluso: “credo che la cultura sia soprattutto educazione alla vita pubblica e il festival è un grande evento popolare, che non dura solo 3 giorni ma lascia una traccia nelle persone. Il tema però di come far durare l’effetto del Festival anche oltre i 3 giorni è un tema importante sul quale lavorare. Per quanto riguarda i menu filosofici mi farò portatore presso il consorzio dell’opportunità di coinvolgere più osterie, anche se ad oggi sono già 50 rispetto alle 14 del primo anno”.