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Pista prove Marzaglia, il progetto andrà avanti


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Marzaglia“Gli obiettivi del progetto della pista prove di Marzaglia non vengono messi in discussione dalla crisi economica. Il progetto va avanti e da parte dell’Amministrazione non ci sono stati errori, ma atti formali legittimi”. Così l’assessore al Patrimonio Fabio Poggi ha risposto in Consiglio comunale all’interpellanza del consigliere Vittorio Ballestrazzi della lista Modena a cinque stelle, sul tema “Un anno fa è stata sgomberata Libera”. Ballestrazzi ha affermato che “allo sgombero del centro sociale anarchico Libera è intervenuta la forza pubblica e c’è stata anche una manganellata nei confronti di un’attivista. A distanza di un anno in quell’area, che sarebbe così importante dal punto di vista ambientale, non è stato realizzato nulla a parte la recinzione”.

L’assessore Poggim nella risposta, ha sottolineato che “il progetto della pista prove è stato approvato in modo formale dal precedente Consiglio comunale, non si tratta dunque di un errore ma di un atto legittimo”. Poggi ha ricostruito la cronistoria del progetto: “l’idea dell’autodromo – ha ricordato – risale all’inizio degli anni ’70, fino a quando intorno al 2004 su proposta di Democenter si arrivò al progetto di centro guida sicura da realizzare da parte della ditta Vintage. Il 24 gennaio 2005 il Consiglio approvò la transazione e il primo settembre 2005 si firmò un preliminare che fissava la consegna alla ditta Vintage per fine giugno 2006. Il possesso dell’area è stato attribuito a Vintage dal giorno del rogito, nel 2007, in diritto di superficie, con un canone annuo di 41mila euro per 55 anni. Nel 2008 si è approvato il piano particolareggiato e il 30 maggio è stato autorizzato l’intervento di demolizione. Libera non ha mai accettato nessun tipo di transazione rispetto agli spazi e ha continuato ad appellarsi a una concessione unilaterale risalente al 2002. Dopo numerosi sforzi per trovare un accordo, l’ordinanza di sgombero emessa il 9 luglio è stata resa operativa l’8 agosto. Nei 12 mesi dallo sgombero dell’area – ha concluso l’assessore – sono stati effettuati sopralluoghi archeologici e si è preparato l’intervento, per un progetto di pista prove che mira a valorizzare servizi e promuovere la sicurezza stradale”.

Nel dibattito, il consigliere Pd William Garagnani ha osservato: “nel Consiglio che approvò il piano particolareggiato si ribadì l’importanza per Modena di questo impianto, che risponde alle esigenze della nostra industria automobilistica. Lo sviluppo della nostra industria non contrasta con la mobilità sostenibile e la valorizzazione della bicicletta”. Sandro Bellei, Lega, ha sottolineato “la possibilità di impiegare questa pista in sostituzione di un autodromo che da un po’ non c’è più. Anzi – ha proseguito – mi stupisco che la nostra città non abbia un museo dell’automobile sportiva per valorizzare le nostre auto da sogno”. Giancarlo Pellacani, Pdl, ha affermato: “la pista permette oltre a insegnare la guida sicura, anche di creare un vero laboratorio avanzato per la sperimentazione di nuove auto e nuovi motori. Temo che il vero problema sia il ritardo con cui viene realizzato: quando si farà sarà ancora utile?”. Sergio Celloni, Pdl, ha detto: “è importante che il progetto si realizzi, dopo tutti i dibattiti fatti sulle falde e sul bosco di pino strobo. A suo tempo esaminammo molto attentamente le cose e il nostro territorio ha diritto ad avere una realtà del genere per le proprie industrie”. L’assessore alla Qualità e sicurezza della Città Antonino Marino, già assessore al Patrimonio, ha dichiarato: “credo che la nostra città abbia bisogno di un luogo di questo tipo, per sperimentare e produrre innovazioni tecnologiche e allo stesso tempo frequentarlo per corsi di guida sicura, rispondendo alla legittima passione degli amanti dei motori. Rispetto allo sgombero, voglio sottolineare che con i ragazzi anarchici si aprì una trattativa. Decidemmo per lo sgombero anche per la loro sicurezza e il dialogo si interruppe per causa loro”. Vittorio Ballestrazzi si è detto non soddisfatto delle risposte ricevute: “nel 2005 si discusse qui una delibera di iniziativa popolare, relativa all’ambiente. Fu respinta ma dopo un dibattito molto partecipato. Nella zona di Marzaglia è stato realizzato un Centro di educazione ambientale e vorrei sapere cosa ne penseranno gli operatori di un autodromo proprio di fronte alla sede, che inquinerà moltissimo”.