Home Cronaca Presentazione Rapporto Caritas/Migrantes 2009: in Emilia-Romagna sono 421.509 i cittadini stranieri residenti

Presentazione Rapporto Caritas/Migrantes 2009: in Emilia-Romagna sono 421.509 i cittadini stranieri residenti


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stranieri_3Ancora una volta si conferma la regione con la più elevata incidenza a scuola degli iscritti non italiani sul totale degli alunni. Ma è anche la regione dove i lavoratori stranieri rappresentano il 18,8% dei lavoratori complessivi (la media nazionale è del 15,5%) e dove la percentuale di donne, sull’insieme dei residenti stranieri, ha raggiunto quota 50,1%. E’ una presenza sempre più consolidata e diffusa quella degli immigrati in Emilia-Romagna, dove, secondo le stime della Caritas al 31/12/2008, i soggiornati sarebbero 461.800, ovvero circa il 10,5 % della popolazione totale. Il punto sul fenomeno migratorio, a livello nazionale e regionale, contenuto nell’edizione 2009 del Rapporto Caritas/Migrantes è stato presentato stamani da Pietro Pinto (Comitato Scientifico Dossier Caritas/Migrantes), Anna Maria Dapporto (assessore regionale Politiche sociali e immigrazione) e Gianmarco Marzocchini (direttore Caritas Reggio Emilia e delegato Caritas Emilia-Romagna). L’assessore Dapporto ha espresso preoccupazione per il taglio del Fondo nazionale politiche sociali, “che in due anni si è quasi dimezzato”. Ha poi ribadito l’impegno della Regione per le politiche di integrazione “come fattore di coesione sociale. Tre le nostre priorità: alfabetizzazione, mediazione e antidiscriminazione”.

I residenti

Esaminando il dato delle residenze (421.509 all’1/1/2009) emerge, rispetto all’anno precedente, un incremento dell’incidenza percentuale: passa infatti dal 8,55 al 9,72. La crescita della popolazione straniera residente è, rispetto ai dati all’1/1/2008, del 15%: un dato analogo alle tendenze percentuali dello scorso anno ma decisamente superiore al 10% del 2006 e 12% del 2005. Dal 2007 al 2008, la percentuale di donne sul totale dei residenti stranieri è passata dal 49,4% al 50,1%: un dato che conferma la tendenza verso un riequilibrio nella composizione per genere.

I Comuni emiliano-romagnoli che superano il 10% dei residenti stranieri passano dai 22 del 2004 ai 114 del 2008 con Galeata (Fc) al 20,1%, Luzzara (Re) al 18,9%, Castel San Giovanni (Pc) 17,8%, Rolo (Re) 16,3%. I principali paesi di provenienza sono il Marocco (14,9%), l’Albania e la Romania (12,9%) Appare in crescita il dato della Romania e dell’Est Europeo in generale (Polonia, Ucraina, Moldavia, e così via).

Lavoro

Nel corso del 2008 nella banca dati Inail risultano occupati per l’Emilia-Romagna 302.003 lavoratori stranieri – di cui 125.396 donne, ovvero il 41,5% – che rappresentano il 18,8% dei lavoratori complessivi. Un dato di poco inferiore alla media delle regioni del nord est, con il 19,3%, e superiore alla media italiana: 15,5%. Quel 18,8% dell’Emilia-Romagna conferma la crescita costante registrata negli ultimi anni (nel 2007 i lavoratori stranieri rappresentavano il 17,8%). I settori dove si concentrano prevalentemente sono l’industria (26,7%), le costruzioni (13,6%), l’alberghiero (12,9%), i servizi alle imprese (9,8%) e l’agricoltura (8,4%). Secondo i dati elaborati dalla Cna, aggiornati a maggio 2009, in Emilia-Romagna sono attive 22.360 imprese con titolare straniero: rappresentano circa il 12% del totale nazionale. Si stima che i lavoratori stranieri abbiano versato nel 2007 oltre 273 milioni di euro di contributi previdenziali (273.783.555) e più di 365 milioni di euro di gettito fiscale (365.803.245).

Scuola

Anche nell’anno scolastico 2008/2009 l’Emilia-Romagna si è confermata la regione con la più elevata incidenza degli iscritti non italiani: 72.606 (su 569.616 alunni totali). La percentuale è salita al 12,7% (7% a livello nazionale), mentre nell’anno scolastico 2007/2008 era dell’11,8%. In particolare, c’è un significativo incremento nella scuola primaria e secondaria di primo grado, dove la percentuale degli alunni stranieri è già superiore al 14%.