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Sindacati contro il Comune, a Sassuolo, per la modifica dei requisiti di accesso ai contributi affitto e sostegno reddito


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cgil_cisl_uil«È inaccettabile la decisione, presa dalla Giunta del Comune di Sassuolo, di cambiare i requisiti per accedere ai contributi per l’affitto e a quelli previsti da Epochè, il progetto per il sostegno alle famiglie in condizione di forte disagio lavorativo».

Lo affermano Cgil-Cisl-Uil di Sassuolo, che nello scorso mese di febbraio avevano accolto positivamente la riproposizione del progetto Epochè, sottoscritto a suo tempo anche dalle parti sociali. Per l’accesso ai contributi, sia per l’affitto che per aiutare le famiglie che perdono il lavoro, la nuova amministrazione comunale richiede ora la residenza da almeno dieci anni ai lavoratori stranieri, da almeno due anni ai lavoratori italiani.

«Questo significa dividere i cittadini e alimentare tensioni in una fase in cui occorre, invece, aumentare la coesione sociale per uscire indenni dalla crisi economica e finanziaria che ha colpito tutto il distretto ceramico», dicono Cgil-Cisl-Uil, secondo le quali è incomprensibile legare il sostegno al reddito all’anzianità di residenza, soprattutto in questo periodo di particolare difficoltà.

«Per noi tutti i cittadini sono uguali e a uguali doveri devono corrispondere uguali diritti – dichiarano Francesco Cancilla e Daniele Donnarumma, responsabili di zona rispettivamente di Cgil e Cisl – Pensiamo ai casi di lavoratori che, collocati in cassa integrazione nella stessa azienda ma con anzianità di residenza diverse nel Comune di Sassuolo, rischiano di ricevere sostegni che, invece di essere legati al reddito, dipendono da quanti anni abitano a Sassuolo. È una scelta iniqua e discriminante».

Cgil-Cisl-Uil criticano anche l’assenza di un dibattito politico su una decisione così delicata e che tocca i temi dell’accoglienza, integrazione e coesione sociale. «Noi, invece, – proseguono Cancilla e Donnarumma – riteniamo che su questi problemi occorra discutere in modo approfondito, esprimersi e prendere posizione, al fine di prevenire il pericolo di imbarbarimento della convivenza civile. Per questo chiediamo all’amministrazione comunale di Sassuolo di cambiare nuovamente il regolamento di accesso ai contributi del progetto Epochè e a quelli per l’affitto, coinvolgendo anche le parti sociali, con l’unico obiettivo di aiutare tutti i lavoratori a superare questa fase difficile. Dobbiamo impegnarci tutti – concludono Cgil-Cisl-Uil – a garantire la coesione sociale non solo a Sassuolo, ma nell’intero distretto ceramico».