Home Reggio Emilia Servizi Sociali Reggio: presentato il report 2008 dei poli territoriali

Servizi Sociali Reggio: presentato il report 2008 dei poli territoriali


# ora in onda #
...............




Poli territoriali - CS“Un sistema di protezione sociale crea coesione e quindi condizioni di sicurezza, rafforza la comunità. Nelle società in cui esiste un adeguato sistema di protezione sociale, inoltre, le economie si sviluppano, anche sul piano dell’innovazione, della competitività e della creatività. E’ forte, perciò, l’impegno del Comune per il sociale, con i 30 milioni di euro a bilancio e con i Servizi, presenti sul territorio con una strutturazione in cinque Poli, in cui operano persone di grande professionalità e dedizione. Diamo sul territorio risposte strutturate e molteplici, non solo alle emergenze Comminiamo con le nostre gambe, con nostre risorse umane e finanziarie, nonostante la crisi, l’aumento di richieste ai Poli territoriali e i tagli del governo centrale. Stiamo lavorando, e sarà pronto nei prossimi mesi, a un nuovo Patto per il Welfare. Il nesso fra sviluppo economico, benessere e protezione sociale – va ribadito – è decisivo. E di questo anche il nostro mondo economico deve essere consapevole, a cominciare da Fondazione Manodori e Industriali: i servizi sociali in questo senso sono un bene per loro”.

Così il sindaco Graziano Delrio, nel corso della conferenza stampa si presentazione del report sull’attività 2008 dei Servizi sociali territoriali del Comune di Reggio. Con lui, la dirigente dei Servizi sociali Annamaria Fabbi, le coordinatrici e gli operatori dei Servizi.

Fabbi ha illustrato attività e dati sull’attività del Servizi, che seguono attualmente oltre 6.000 persone.

Sull’attività del 2008 incide solo parzialmente la crisi, che ha manifestato i suoi effetti sui redditi familiari e sul lavoro soprattutto nel periodo finale dell’anno (e nell’anno in corso, ma questo sarà oggetto del prossimo rapporto). Sono state 2021 (57 in più rispetto al 2007) le nuove richieste di aiuto che, nel 2008, raccolte dagli uffici territoriali: l’incidenza maggiore è stata quella delle persone anziane, oltre mille in un anno. E 589 over 60 hanno fruito di assegni di cura, per una spesa che si è attestata sul milione di euro (nel 2007 era stata di 778mila euro); 577 gli anziani che hanno beneficiato del servizio-pasti, mentre sono stati 523 gli anziani assistiti a domicilio. Per assistenza domiciliare agli anziani nel 2008 sono state impiegate 32.739 ore. I nuovi accessi temporanei (della durata di 3 mesi al massimo) in casa protetta sono stati 166 e 157 quelli a tempo indeterminato.

Per quanto riguarda il sostegno alle fasce deboli della popolazione che comprendono nuclei familiari con minori a carico, i servizi sociali territoriali si sono occupati complessivamente dell’assistenza a oltre 2mila famiglie (un aumento del 43 per cento circa nel quinquennio 2002-2007) e a 3.072 bambini.

Tra contribuiti economici per l’alloggio o a integrazione del reddito familiare, erogazioni di buoni spesa, sostegni economici per servizi scolastici, educativi e prestazioni sanitarie, la spesa dei Servizi sociali è stata di 797.780 euro nel 2008. Ne hanno usufruito 898 famiglie.

Nel 2008 i Poli territoriali comunali hanno svolto un ruolo di sostegno e rafforzamento del tessuto sociale territoriale fondamentale per la costruzione della comunità locale. Il report fotografa la realtà del nostro comune zona per zona, cogliendone fragilità ed esigenze e fornendo indicazioni preziose per lo sviluppo di politiche e interventi sempre più in linea con la domanda, la presenza sul territorio dei servizi sociali ha permesso di dare risposta e sollievo ai casi di disagio economico o sociale.

Nel 2008 i Poli hanno visto aumentare le difficoltà di famiglie che fino a poco tempo prima non si rivolgevano al servizio: famiglie con casa in proprietà ma crescenti difficoltà a pagare il mutuo o famiglie nelle quali un evento critico (il mancato rinnovo di un contratto precario, la perdita o la riduzione del lavoro) ha prodotto lo scivolamento in una condizione di difficoltà. L’ultimo anno ha fatto infatti registrare un aumento degli accessi non solo di famiglie con anziani o minori (due delle tipologie che tradizionalmente più si rivolgono ai Poli territoriali) ma anche di giovani famiglie con problemi economici.

I Poli hanno svolto la funzione di punto di riferimento per il territorio cercando di intercettare bisogni e difficoltà anche prima che potessero sfociare in “emergenza” e in situazioni più faticosamente recuperabili. Nel loro quarto anno di lavoro, da quando il servizio è stato creato, i cinque Poli si sono affermati sempre più come realtà dedita non solo all’erogazione di servizi, ma come luogo che costruisce comunità, come spazio della partecipazione, del diritto di cittadinanza e della responsabilità diffusa.

Per superare la frammentazione sociale e mettere il benessere dei cittadini (benessere inteso come autonomia, salute, sicurezza) al centro della vita della comunità l’azione dell’Amministrazione reggiana è stata volta a riavvicinarsi alla vita dei singoli quartieri e alla quotidianità delle persone per favorire la costruzione delle relazioni sociali, dei legami e della fiducia. E – questa la strada intrapresa dai Poli – lo ha fatto costruendo un lavoro di rete che coinvolge i vari attori del territorio pubblici o privati, organizzati o spontanei, informali. Quindi le scuole, i medici, le parrocchie, i vari gruppi, le relazioni di vicinato, le famiglie e le persone.

I dati contenuti nel report – dall’andamento demografico alla composizione delle famiglie, dalle problematiche più diffuse ai servizi più richiesti dalle diverse categorie sociali – sono infatti uno strumento utile non solo ai Poli ma all’intera rete di attori, istituzionali e non, perché aiutano a comprendere al meglio le esigenze del territorio e ai definire le priorità di intervento.