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Il Partito Socialista sulla “querelle” in atto in merito all’associazione dei Comuni del Distretto


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sindaci_distrettoNon crediamo che i principi “autarchici” possono risolvere i problemi di Sassuolo e del Distretto Industriale della Ceramica. Le querelle sui principi e caratteristiche dei “campanili”, non ci interessano, li lasciamo ai tifosi. Sassuolo, partecipa, con pari dignità;  alla Associazione dei Comuni Modenesi area ceramica dal 2002.

Come noto, tra le finalità : “l’Associazione persegue la collaborazione e la cooperazione con tutti i soggetti pubblici e privati e promuove la partecipazione dei cittadini, delle forze sociali, economiche e sindacali”. La Regione Emilia Romagna attraverso l’art. 8 del suo Statuto ha richiamato la funzione ed il rispetto delle Autonomie Locali. In questo particolare momento è imperativo il rispetto ed il perseguimento delle suindicate finalità.

Da tempo sosteniamo, anche attraverso percorsi operativi la costituzione del Distretto Industriale della Ceramica in applicazione di norme statali ( legge 266/2005, legge 133/2008,legge 99/2009) e nelle previste aree di intervento (fiscalità, finanza, adempimenti burocratici, ricerca e sviluppo). Vogliamo anche ricordare che alla costituzione dei “Distretti Industriali” sono state aggiunte le “Reti di Impresa” e la possibilità di accesso al credito, per piccole e medie industrie, da parte della Cassa Depositi e Prestiti. La questione costitutiva va affrontata a livello dei Comuni interessati,in sintonia con le Associazioni Economiche, Sindacali e di Categoria. E’ in questa sede politica-istituzionale che nasce la volontà politica per il coinvolgimento della Regione per la competente fase legislativa.

Come noto la Regione Emilia Romagna non ha legiferato in materia, forse coerente con la teoria dei Distretti Industriali di fatto ( laisser faire) ma allo stato dei fatti una teoria superata. Noi teorizziamo un Distretto Industriale “dinamico” con una riconosciuta “governance” che faccia fare un salto di qualità alla cooperazione attraverso strategie condivise. Vogliamo evitare richiami tecnicistici, ma crediamo, ancora, nelle “sinergie” di condivise scelte politiche da parte dei Comuni facenti parte dell’Associazione. Non abbiamo registrato, al momento, commenti da parte delle forze economiche, sociali e sindacali, forse sarebbe opportuno un cenno…..di ricevuta, ovviamente non a noi ma ai problemi che può creare alla collettività, la instaurata “querelle”.

Una proposta operativa per l’Associazione dei Comuni dell’area modenese della ceramica:

– i 4 Sindaci decidano di trovare una soluzione tecnica unitaria per ricapitalizzare il fondo “fidi” alle piccole imprese e l’operazione la chiamino “Loan-Caselli, Pistoni, Bursi, Richeldi”, per tradurre, secondo noi è possibile emettere “ bond-comunali” per farli confluire al fondo “fidi” e dare “ossigeno” alle imprese in sofferenza, atteso che l’altro giorno, la giusta iniziativa del Comune di Sassuolo .di rivitalizzare la consulta economica, ha registrato la partecipazione di “UNO, SOLO, ISTITUTO DI CREDITO” ! Non sappiamo se simili iniziative di altri Comuni “fratelli” abbiano avuto maggiore considerazione da parte del mondo creditizio

 

(Mario Cardone, Direttivo Provinciale Partito Socialista Modena)