E’ passato ormai un mese da quando la Direzione Generale di Marazzi Group ha presentato il piano di riorganizzazione e ristrutturazione del Gruppo per la parte relativa ai siti produttivi italiani, prevedendo le chiusure di Ragno Sassuolo e Iano e tagli di personale per 366 lavoratori.
Nonostante i numerosi incontri avvenuti tra le parti e l’impegno della Direzione a proseguire il confronto sul piano industriale, l’Azienda non ha modificato sostanzialmente l’impostazione del suo piano:
1. Riorganizzazione non può significare riduzione dei volumi produttivi al livello più basso registrato nel 2009, ma viceversa attraversare la crisi deve significare ”preservare le capacità produttive, l’occupazione e le capacità professionali” per essere protagonisti nel nostro distretto al momento della auspicata ripresa.
Per questo non possiamo accettare la chiusura degli stabilimenti. Abbiamo infatti avanzato proposte per il mantenimento, dentro il perimetro del Gruppo Marazzi, dell’attività produttiva dello Stabilimento di Iano attraverso nuovi investimenti, innovazioni di prodotto e di processo, ed Investimenti negli Stabilimenti di Sassuolo che mantengano il Gruppo Leader nel distretto.
2. Mentre l’Azienda annuncia esuberi tra gli impiegati, i dipendenti effettuano tutti i giorni ore di straordinario. E’ indispensabile un impegno dell’Azienda a rendere praticabile l’utilizzo dei nuovi programmi non tagliando l’occupazione ma rendendo partecipi, attori protagonisti del nuovo sistema tutti gli operatori interessati.
La trattativa prosegue il 19 novembre 2009.
Sono confermati i presidi dei lavoratori e tutte le iniziative a sostegno di una vertenza che rischia di avere pesanti ricadute sociali e industriali sul territorio di Scandiano.
Mercoledì 11 novembre 2009 alle ore 17,00 presso la Sala Polivalente Centro Giovani Via Diaz 18/b a Scandiano (Reggio Emilia) si svolgerà l’assemblea dei lavoratori Marazzi Group di Iano aperta a tutte istituzioni locali e provinciali e a tutti i cittadini (in cui si illustreranno anche le proposte sindacali per una ristrutturazione volta allo sviluppo e alla continuità del sito).
FILCEM-CGIL R.E. e FEMCA-CISL R.E.