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Good Reggio Emilia 50X70: workshop di grafica e comunicazione sociale


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Progetto Good Reggio EmiliaIl poster come strumento base della comunicazione, usato per una volta non con finalità commerciali ma per trasmettere messaggi etici. E’ questo il nervo centrale attorno a cui l’Associazione Good Design, sta tenendo in questi giorni a Reggio Emilia due workshop di grafica e comunicazione sociale all’interno di altrettante scuole superiori della città.

“Quello che cerco di fare capire ai giovani che partecipano ai workshop di Good 50×70 è la potenza comunicativa che il poster sociale può avere grazie alla creatività dell’apparato grafico all’originalità della trasmissione del messaggio on esso contenuto”, afferma Pasquale Volpe, ideatore insieme a Tommaso Minnetti del progetto Good 50X70, un concorso internazionale di design e creatività e parallelamente anche mostra itinerante di poster legati ai contenuti di alcune importanti ONG, quali Amnesty International, Emergency, WWF ed altre, che approderà nei “superluoghi” della nostra città, piazze e supermercati, a partire dal 5 dicembre.

Il progetto è promosso dal Comune di Reggio Emilia – assessorato alla Cultura, assessorato Coesione e Sicurezza Sociale, Centro Interculturale Mondinsieme, Scuola di Pace di Reggio Emilia, in collaborazione con Reggio nel Mondo, Coop Nordest, Coopselios e Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia.

“La grande differenza che intercorre tra il poster pubblicitario cosiddetto di advertising – continua Volpe – e il poster etico è che quest’ultimo non parla al mondo, ma alla somma di mondi”.

Ai partecipanti sarà chiesto di produrre dei poster che soddisfino le caratteristiche proprie della comunicazione sociale, che siano cioè rivolti ad un pubblico vario e differenziato e parlino un linguaggio semplice ed efficace, tale da far riflettere su problematiche di attualità e rilevanza per tutta la comunità, tenendo conto dei contesti culturali, morali e religiosi presenti sul territorio.

I dieci lavori migliori di ogni workshop saranno esposti insieme ai pannelli vincitori del concorso internazionale dal 5 al 20 dicembre in un’installazione open air nella piazzetta antistante il teatro Cavallerizza in via Allegri.

In particolare i due workshop, che impegneranno gli studenti fino a domani, giovedì 12 novembre, sono legati a tematiche particolarmente sensibili per la città e tra loro interconnesse. Una città multiculturale è il titolo prescelto dal Centro Culturale Mondinsieme e riservato a una ventina di studenti provenienti da diverse classi dell’Istituto d’Arte ‘G. Chierici’.

“Oggi, la diversità culturale è diventata uno dei fenomeni maggiori con il quale l’Italia si confronta, afferma Adil El Marouakhi responsabile di Mondinsieme, un’Italia, a differenza di altri paesi europei, con un basso e irrilevante trascorso coloniale che la priva da ogni socializzazione anticipatoria con le culture dei paesi d’origine dei propri cittadini immigrati e la costringe in modo prioritario a costruire la propria consapevolezza della cosiddetta “multiculturale e multietnica”, attraverso il contatto e l’incontro con la diversità culturale urbanizzata ed eccessivamente mediatizzata al limite della stigmatizzazione. Occorre un approccio utile in primo luogo come contributo alla revisione di concetti e paradigmi, culturali, che sottendono la definizione del multiculturalismo in una prospettiva di “metissage” che renda le persone più ricche e più coscienti delle opportunità.” Compito dei ragazzi sarà visualizzare in maniera diretta e inequivocabile messaggi semplici ma di grande portata civile.

Il secondo workshop affronta problematiche affini, che dal multiculturalismo si allargano fino a comprendere le diversità di ogni tipo. Sentirsi stranieri è il tema del laboratorio che propone la Scuola di Pace di Reggio Emilia e riservato ad una classe terza degli studenti dell’Istituto Don Z. Jodi.

“I ragazzi sono stati coinvolti fin da subito da operatori della Scuola di Pace sul tema del Sentirsi stranieri attraverso dinamiche interattive che hanno stimolato una riflessione condivisa”, racconta Rossella Rovesti, coordinatrice della Scuola di Pace di Reggio Emilia. “Gli spunti e le idee sono state tante ma quello che è emerso come elemento centrale è che uguaglianza e diversità – di gusti, interessi, emozioni, pensieri, provenienze… – sono, se tenute assieme, una ricchezza”.

Info: Comune di Reggio Emilia – Assessorato Cultura – Via Dante Alighieri 11 – 42100 Reggio Emilia – Alessia Torelli tel. 0522 456557, www.comune.re.it/cultura.