Home Cronaca Varici essenziali degli arti inferiori: se ne parla domani all’Ospedale di Baggiovara

Varici essenziali degli arti inferiori: se ne parla domani all’Ospedale di Baggiovara


# ora in onda #
...............




medici_1Le varici essenziali degli arti inferiori – dilatazioni permanenti, con lesioni delle pareti, delle vene della coscia e della gamba – sono l’oggetto dell’attenzione di un seminario organizzato dalla Struttura Complessa di Chirurgia Vascolare dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena – diretta dal prof. Gioacchino Coppi – in programma domani, giovedì 12 novembre, all’Aula “Mario Coppo” del Nuovo Ospedale Sant’Agostino-Estense di Baggiovara (3° piano). L’incontro, patrocinato anche dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e dall’Azienda USL di Modena, inizierà alle ore 16.00 e vedrà la partecipazione di alcuni dei esperti di chirurgia vascolare e di radiologia italiani.

Le varici sono dilatazioni venose che colpiscono per lo più gli arti inferiori. La malattia varicosa è probabilmente la malattia più diffusa del genere umano e, nonostante ciò, è regolarmente relegata ad aspetto secondario della patologia vascolare tanto che, anche nei trattati medici, le vengono dedicate poche pagine in proporzione alla diffusione e rilevanza della patologia. Diversi studi epidemiologici, anche recenti, mostrano una prevalenza tra gli europei di oltre il 40% nella fascia d’età compresa fra i 30 ed i 70 anni, valori pressoché analoghi a quelli nella popolazione italiana. Essa colpisce prevalentemente il genere femminile: si calcola che una donna su dieci tra i 30 e 60 anni presenta questa patologia.

“Quello delle varici non è solo un problema estetico – ha spiegato il prof. Gioacchino Coppi, Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Vascolare – perché le varici degli arti inferiori possono evolvere verso complicanze gravi come le dermoipodermiti, le ulcere, le varicoflebiti. Oggi disponiamo di nuove metodiche terapeutiche endovascolari come laser, radiofrequenza e scleromousse. Quest’ultima è una sostanza che viene iniettata con una siringa nella vena per sclerotizzarla, cioè chiuderla. E’ usata per le vene più grandi. Per quelle più piccole si usa la scleroterapia. Queste terapie, che si basano su nuovi principi emodinamici, hanno posto in discussione le basi concettuali e pratiche della cosiddetta chirurgia <classica>. Quest’ultima oltretutto si è evoluta dal punto di vista della definizione diagnostica (ecocolordoppler) e delle tecniche anestesiologiche per cui deve essere eseguita in regime di day-surgery o ambulatoriale”.

Il seminario modenese ha lo scopo di fare il punto sullo “stato dell’arte” nella definizione, diagnosi e trattamento delle varici degli arti inferiori e si rivolge prevalentemente agli studenti del corso di laurea di Medicina e Chirurgia ed agli specialisti del settore.

A questo proposito sarà interessante seguire la lectio magistralis del prof. Giovanni Battista Agus, docente di Chirurgia Vascolare all’Università di Milano, che gode di indiscussa fama internazionale .

La Struttura Complessa di Chirurgia Vascolare, che opera al Policlinico di Modena e al NOCSE di Baggiovara, esegue ogni anno circa 300 interventi in regime di Day Surgery, prevalentemente con l’anestesia locale, dei quali circa il 10% su pazienti che provengono da fuori provincia.