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Sassuolo: Cardone su rimborsi IVA sulla TIA

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denaro_euroVorremmo ritornare sulla questione dei rimborsi IVA sulla TIA (tassa sulla monnezza o pattume) pagata dai cittadini sassolesi e dichiarata illegittima con sentenza della Corte Costituzionale n° 238 del 24 luglio 2009.

Abbiamo assistito al rimpallo di responsabilità da parte delle diverse, interpellate, amministrazioni comunali, talvolta con tesi burocratiche, ma alla fine le bollette in fase di recapito, in questo periodo, sono ancora gravate dal tributo IVA.

Non vi è dubbio che la questione strutturale investe la responsabilità del Ministero dell’Economia e delle Finanze,ma fino ad oggi c’è stato silenzio, anche la finanziaria non ne parla come non ne ha parlato il Decreto Ronchi che ha affrontato tutto ed il contrario di tutto e si è lasciato sfuggire la questione.

Avevamo chiesto,quanto meno la sospensione cautelare dell’IVA sulle utenze domestiche e ciò attraverso la voce dei Comuni attraverso l’ANCI.

Curiosi abbiamo letto alcune deliberazioni di Consigli Comunali con gli allegati regolamenti per l’applicazione della tariffa per il servizio di gestione dei rifiuti urbani.

Le delibere riguardano le convenzioni per la gestione del servizio (monezza,pattume) a decorrere dal 1/1/2005 visto che da tale data alcuni Comuni hanno applicato la TIA al posto della TARSU.

Generalmente la dove viene disciplinato la questione rimborsi si dice nei casi di “errore………. della tariffa il gestore ( HERA) dispone il rimborso entro 90 giorni dalla domanda del contribuente da presentare allo sportello tariffe”

A parte l’immoralità dell’articolo così strutturato che ha ripreso il concetto, superato, del “solve ed repete”, secondo il nostro parere,vista la persistente assenza degli organi di Governo, esistono i presupposti politici e giuridici per invitare l’ente gestore (HERA) a procedere ai rimborsi dell’IVA pagata dai cittadini sulla TIA e ciò anche in assenza di richiesta di rimborso,atteso che nel caso di specie il gestore deve riconoscere l’errore e rimborsare per “autotutela”

Nella malaugurata ipotesi di rigetto della nostra tesi,onde favorire la popolazione, visto che è immaginabile la non conservazione delle bollette, il gestore (HERA) dovrebbe inviare estratto conto ad ogni utente dal 2005 al 2009 con evidenziazione dell’IVA pagata.

La gestione è politica (riguarda tutte le amministrazioni) ed un diverso avviso sarebbe qualificabile come una “truffa “ a danno dei cittadini.

Mario Cardone – Partito Socialista Sassuolo Modena