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Bilancio 2010 Provincia di Modena


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economia2Affrontare la crisi razionalizzando la spesa e garantendo un buon livello di investimenti per scuole, infrastrutture e ambiente, oltre a interventi per sostenere le attività nel campo della formazione, dell’economia e del lavoro. Sono questi gli impegni prioritari della proposta di bilancio della Provincia di Modena per il 2010 e del Piano triennale degli investimenti, nonostante il difficile quadro finanziario caratterizzato da un sensibile calo delle entrate.

La manovra economica, presentata mercoledì 25 novembre al Consiglio provinciale, sarà discussa e votata nella seduta consiliare del 16 dicembre: per il 2010 è complessivamente di 161 milioni di euro, 16 in meno rispetto allo scorso anno, con un Piano degli investimenti che prevede quasi 60 milioni di euro di interventi nel 2010 (223 milioni nel triennio), circa 17 dei quali messi in campo con risorse proprie. Tra le conseguenze dirette della crisi economica c’è il calo delle entrate tributarie che scendono a 58 milioni, quattro in meno dello scorso anno, così come si riducono i trasferimenti per la gestione delle funzioni delegate dalla Regione. «Il risultato – commenta il presidente della Provincia Emilio Sabattini – è un meno 9 per cento sul complesso delle entrate al quale facciamo fronte razionalizzando ulteriormente la spesa grazie al lavoro svolto sulla selezione delle funzioni istituzionali, anche con semplificazione e sburocratizzazione di diverse attività, e sulla riorganizzazione che andrà a regime a inizio 2010». Solo per il personale si prevede di spendere un milione e 400 mila euro in meno, compresi i cococo, mentre nel corso dell’anno, annuncia il presidente Sabattini, «salvaguardati gli accordi sindacali, prevediamo politiche di assunzione vincolate esclusivamente a esigenze istituzionali». La riorganizzazione consente di garantire la dotazione di personale necessaria a gestire gli interventi “anticrisi” nel campo della formazione, dell’economia e del lavoro verso i quali sono state orientate le scelte di bilancio operate con l’utilizzo delle risorse del Fondo sociale europeo (circa 13 milioni di euro). «Abbiamo inoltre garantito gli investimenti – aggiunge Sabattini – con un’iniziativa innovativa in campo energetico (cinque milioni di euro nel 2010, dieci nel triennio, destinati a impianti fotovoltaici da realizzare sugli edifici della Provincia) che si aggiunge alla conferma del nostro impegno per scuole e infrastrutture, con particolare attenzione alla sicurezza». Per il presidente Sabattini le risorse destinate agli investimenti «sono strategiche e possono costituire un volano per la ripresa, ma proprio per questo devono essere utilizzate il prima possibile: forniremo tempi certi per l’avvio degli interventi principali». La riduzione della spesa corrente è dell’8 per cento rispetto allo scorso anno attestandosi sugli 80 milioni di euro (sette in meno sul 2009), mentre l’aumento delle spese di gestione è contenuto in un più 2,3 per cento (si arriva a 13 milioni e 647 mila euro) grazie alle azioni sulla revisione dei consumi energetici, in particolare nelle scuole, e delle spese di funzionamento, così come alla razionalizzazione di spazi e uffici. Calano di un quinto, invece, le spese di sviluppo per la realizzazione delle politiche dell’ente: a questo tipo di progetti sono destinati cinque milioni e 300 mila euro. «Alla riduzione delle entrate per effetto della crisi e all’aumento inevitabile dei costi di gestione – spiega l’assessore al Bilancio Marcella Valentini – il governo risponde con un Patto di stabilità che pone vincoli particolarmente rigidi e con la riproposizione di una sorta di federalismo fiscale a rovescio: allo Stato dovremo “restituire” oltre sette milioni di euro di trasferimenti erariali. In momenti difficili come questo pesa ancora di più la lontananza di uno Stato sempre più centralista che lascia soli i territori, mentre propone un incerto ridisegno istituzionale».

Investimenti per 60 milioni di euro

Ridurre i consumi energetici da fonti convenzionali, con benefici in termini ambientali ed economici, promuovendo un’opera di sensibilizzazione sul tema dello sviluppo delle fonti rinnovabili. Va in questa direzione il progetto per l’installazione di pannelli fotovoltaici negli edifici di proprietà della Provincia – 10 milioni di euro nel triennio – previsto nel piano degli investimenti. Priorità verrà data agli edifici scolastici, anche per la valenza didattica che il progetto potrà apportare nei percorsi formativi degli studenti. Nel 2010 il primo stralcio, da 5 milioni di euro, consentirà di completare i dieci impianti già esistenti e realizzare impianti nuovi sulle superfici disponibili, per una potenza complessiva pari a circa 1,5 megawatt e una produzione annua di un milione 650 mila kwh, circa il 15 per cento del consumo energetico complessivo dell’ente. Il beneficio stimato in termini ambientali è il risparmio di un milione di tonnellate di Co2 e 350 tonnellate equivalenti di petrolio. Il funzionamento a regime del primo stralcio produrrà ogni anno risparmi nell’ordine di 150 mila euro sull’acquisto di energia oltre agli incentivi ministeriali (600 mila euro circa). Complessivamente, il Piano triennale degli investimenti prevede realizzazioni per poco meno di 60 milioni di euro nel 2010 (223 milioni nel triennio), ricorrendo all’indebitamento per circa 17 milioni (sette dei quali solo in caso di miglioramento del quadro economico). Tra le priorità la scuola, con l’ampliamento dell’edificio adiacente l’istituto Cattaneo a Modena (1,2 milioni di euro) e interventi vari di manutenzione straordinaria e adeguamenti normativi degli impianti (2 milioni 150 mila euro). Per quanto riguarda la viabilità si va dal completamento della Pedemontana (5 milioni di euro) al collegamento Malandrone-Pratolino sulla Sp 33 (un milione e 350 mila euro), dalla variante di Marano alla Sp 4 (un milione e 800 mila euro) al consolidamento della Sp 23 (400 mila euro) e lavori di sistemazione sulla Sp 623 del passo Brasa (960 mila euro). Poco meno di 3 milioni di euro sono destinati al rifacimento di tappeti stradali e risagomature. Per l’ambiente si investe sulla qualificazione delle aree protette (350 mila euro) e i percorsi natura (320 mila). Tra gli interventi per l’area economica, infine, contributi per la riqualificazione delle aree commerciali (950 mila euro) e la valorizzazione commerciale (300 mila euro), oltre a quelli agli agricoltori per i danni da avversità atmosferiche (3milioni di euro).

Effetti della crisi economica sulle entrate

Gli effetti della crisi economica si fanno sentire anche sulle entrate proprie della Provincia: la previsione per il 2010 è di un gettito complessivo di poco inferiore ai 58 milioni di euro, con minori entrate per 4 milioni di euro (- 6,5 per cento) rispetto al 2009. In calo dell’1,3 per cento (169 mila euro in meno) l’addizionale sul consumo di energia elettrica a uso produttivo, che porterà complessivamente nelle casse della Provincia 13 milioni di euro. Ancor più critica la situazione in relazione al mercato dell’auto: il gettito dell’imposta provinciale sull’Rc auto è stimato in calo dell’8,9 per cento (2,5 milioni di euro in meno su un totale di 25,5), quello derivante dall’imposta di trascrizione (Ipt) del 9,4 per cento (un milione 545 mila euro in meno su un totale di 14,8 milioni). In flessione anche le entrate extratributarie (quasi un milione e 200 mila euro in meno rispetto all’anno precedente, pari a – 25,4 per cento) in conseguenza della riduzione dei tassi attivi sugli investimenti della liquidità (800 mila euro in meno). In significativo calo anche i trasferimenti dalla Regione per funzioni delegate: 22,9 milioni di euro (- 6,2 per cento pari a 1 milione 190 mila euro) in gran parte destinati a formazione professionale e lavoro. Aumentano, invece, le entrate derivanti dall’imposta per la tutela dell’ambiente, pari 4,6 milioni di euro, con un incremento di 175 mila euro (+ 4 per cento).

Si riduce la spesa per il personale

Gli effetti della crisi economica si fanno sentire anche sulle entrate proprie della Provincia: la previsione per il 2010 è di un gettito complessivo di poco inferiore ai 58 milioni di euro, con minori entrate per 4 milioni di euro (- 6,5 per cento) rispetto al 2009. In calo dell’1,3 per cento (169 mila euro in meno) l’addizionale sul consumo di energia elettrica a uso produttivo, che porterà complessivamente nelle casse della Provincia 13 milioni di euro. Ancor più critica la situazione in relazione al mercato dell’auto: il gettito dell’imposta provinciale sull’Rc auto è stimato in calo dell’8,9 per cento (2,5 milioni di euro in meno su un totale di 25,5), quello derivante dall’imposta di trascrizione (Ipt) del 9,4 per cento (un milione 545 mila euro in meno su un totale di 14,8 milioni). In flessione anche le entrate extratributarie (quasi un milione e 200 mila euro in meno rispetto all’anno precedente, pari a – 25,4 per cento) in conseguenza della riduzione dei tassi attivi sugli investimenti della liquidità (800 mila euro in meno). In significativo calo anche i trasferimenti dalla Regione per funzioni delegate: 22,9 milioni di euro (- 6,2 per cento pari a 1 milione 190 mila euro) in gran parte destinati a formazione professionale e lavoro. Aumentano, invece, le entrate derivanti dall’imposta per la tutela dell’ambiente, pari 4,6 milioni di euro, con un incremento di 175 mila euro (+ 4 per cento).