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Confesercenti ER sui criteri di rilascio delle autorizzazioni di somministrazione di alimenti e bevande


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confesercentiApprovata lunedì 23 novembre dalla Giunta della Regione Emilia Romagna la delibera che fissa i nuovi criteri di programmazione per il rilascio delle autorizzazioni di somministrazione di alimenti e bevande. Confcommercio Emilia Romagna e Confesercenti Emilia Romagna esprimono soddisfazione per un provvedimento che interessa da vicino i pubblici esercizi.

“Siamo soddisfatti per il lavoro svolto di concerto con la Regione – spiega Marco Savini, Presidente FIPE Emilia Romagna. La Delibera salvaguarda i pubblici esercizi dal pericolo di una liberalizzazione senza regole, orientando le programmazioni comunali a criteri di ordine qualitativo per una maggiore vivibilità delle città”. Il giudizio è condiviso anche dai pubblici esercizi della FIEPET Emilia Romagna: “Il provvedimento – dice infatti il Presidente Andrea Cavallina – mette fine a un periodo di confusione normativa che ha creato diversi problemi sul territorio della Regione, adesso sarà importante verificarne la puntuale applicazione da parte dei Comuni e cercare di avere percorsi formativi più stringenti e qualificanti per chi si avvia alla professione a tutela dei consumatori e delle stesse imprese”.

“La Delibera – prosegue Davide Urban, Direttore Confcommercio Emilia Romagna – risponde alle esigenze delle nostre imprese, introducendo una programmazione qualitativa fondata sullo sviluppo sostenibile dei pubblici esercizi e dell’economia urbana in cui operano. Il provvedimento – continua Urban – prevede per le nostre Associazioni la possibilità di utilizzare i Centri di Assistenza Tecnica nella fase di definizione della programmazione con gli Enti locali”.

“Dopo la sentenza del Consiglio di Stato della scorsa primavera – afferma infine il Direttore di Confesercenti Emilia Romagna – si era determinata una situazione di incertezza che aveva spinto alcune amministrazioni ad adottare provvedimenti di liberalizzazione con conseguenti disagi per le imprese del settore. La situazione poteva addirittura peggiorare con il recepimento della Direttiva comunitaria in materia di liberalizzazione dei servizi (la cosiddetta Bolkestein che l’Italia deve adottare entro la fine del 2009). Il provvedimento adottato dall’Emilia-Romagna, pur superando l’impostazione della pianificazione numerica, va nella direzione di perseguire obiettivi di promozione della concorrenza ma anche di utilità sociale da rendere al consumatore e riconosce che gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande ricoprono un ruolo fondamentale per il mantenimento della vivibilità e della qualità delle relazioni per la loro funzione di aggregazione e socialità”.