Il Presepio Itinerante, accompagnato da padre Sebastiano Bernardini, da Ferruccio Giuliani, dall’assessore alla cultura Luca Cuoghi e dalla Polizia Municipale di Sassuolo, col gonfalone, è stato a L’Aquila una settimana fa, per portare solidarietà e testimonianza alla gente colpita dal terremoto.
“Il Presepio Itinerante di Padre Sebastiano – spiega l’assessore Cuoghi – è nato 20 anni fa sulle macerie del muro di Berlino e da allora ha portato il proprio messaggio di pace in diverse città italiane ed europee. Ci sembrava giusto, quest’anno, essere a fianco di Padre Sebastiano alla partenza del tour natalizio che non poteva che essere da L’Aquila, città simbolo della Solidarietà e della Speranza.
Il messaggio che il Presepio porta agli Aquilani dopo mesi di vita nelle tendopoli è di Gesù Salvatore nato anch’Egli in una grotta, ma che perciò non ci fatto mancare il Suo amore.
L’Aquila è una città profondamente martoriata. A fianco di una periferia che è riuscita a reagire alla catastrofe e, seppur lentamente, sta cercando di riprendere una vita normale, c’è un centro storico che sembra quello di una città fantasma. Nessuno vi abita né vi può circolare se non accompagnato e tutto il perimetro è costantemente piantonato dai militari. Tranne rarissime eccezioni, che si contano sulle dita di una mano, gli edifici sono completamente inagibili e le attività commerciali sono chiuse dal 6 aprile”.
Il Presepio sarà a Sassuolo proprio dalla vigilia di Natale e si fermerà in piazzale Della Rosa, creando un legame almeno ideale fra la nostra città e i luoghi colpiti dal terremoto.
foto di Gianni Bellesia