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L’Ateneo di Bologna presenta il bilancio 2010


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universita-bolognaSara’ di 43,5 milioni il budget su cui potranno contare l’anno prossimo dipartimenti, biblioteche, centri e laboratori di ricerca dell’ateneo di Bologna. Si tratta sostanzialmente della stessa cifra di quest’anno. Il bilancio di previsione per il 2010, presentato stamattina al Senato accademico e cda riuniti in seduta congiunta, prevede una manovra di 55 milioni di euro, che fronteggia un taglio di 32 milioni del finanziamento statale, e i 23 milioni di aumenti del costo del personale, stabiliti dalle leggi dello Stato.

Le risorse arriveranno dai 25 milioni dell’avanzo 2008, da altri 10 previsti nell’avanzo 2009, da 10 ricavati da un uso piu’ razionale della liquidita’ dell’ateneo per finanziare l’edilizia e da 10 milioni di minori spese. Il volume complessivo di entrate e uscite si attestera’, quindi, attorno agli 800 milioni, di cui 500 al netto della partita di giro. L’effetto della sforbiciata alle risorse statali, ad oggi la principale fonte finanziaria delle universita’, e’ attenuata a Bologna dall’attivo di bilancio (35 milioni quello previsto per l’anno in corso) e dai 12 milioni concessi quest’anno in premio dal Miur per la qualita’ delle prestazioni dell’ateneo.

Nel dettaglio, non solo non si toccano gli stanziamenti per la ricerca, ma anche gli altri fondi per il funzionamento di dipartimenti e biblioteche, l’accesso on-line a banche dati, riviste e pubblicazioni scientifiche, per un totale di 43,5 milioni di euro. “Abbiamo premiato le strutture periferiche – ha commentato il rettore Ivano Dionigi – perche’ il centro dell’ateneo sta nella periferia. La’ dove si aprono biblioteche e laboratori”.

Il rettore ha anche riconosciuto che la relativa tranquillita’ con cui l’ateneo affrontera’ il prossimo anno deriva anche dalla buona gestione della precedente amministrazione, ha pero’ invitato a non abbassare la guardia sui tagli futuri, altrimenti, ha sottolineato “il 2011 rischiera’ davvero di essere un annus horribilis”. Non si toccano nemmeno, come promesso, il diritto allo studio e i servizi agli studenti, dai quali ci si attende un contributo di 123 milioni di euro (+2,9% sul 2009, grazie all’aumento delle iscrizioni gia’ accertate).

I 6,5 milioni che andranno a borse e sale studio, lavoro part-time, attivita’ culturali e sportive rappresentano, ha aggiunto Dionigi “uno sforzo notevole nelle attuali condizioni, e vogliono essere un segnale concreto dell’attenzione al ruolo centrale degli studenti nella vita dell’ateneo”. Rassicurazioni sono giunte anche in merito alle nuove borse per i dottorati di ricerca. Come l’anno scorso sono infatti state garantite quelle cofinanziate (156), mentre e’ caccia aperta, dentro e fuori l’ateneo, per attivare le altre 84. I tagli si fanno invece sentire nell’ambito della didattica, sebbene applicati in modo mirato e parzialmente compensati da un sistema di fondi incentivanti, che premieranno le facolta’ migliori.

Le risorse complessive saranno infatti 4,5 milioni di euro, il 20% in meno del 2009, ma le facolta’ migliori, otterranno incentivi per un milione di euro. Il calo delle disponibilita’ economica interessera’ inevitabilmente anche la macchina amministrativa (-10%) ma anche qui l’impegno dell’Alma mater e’ per una riduzione mirata e coerente al ridisegno dell’articolazione dei servizi.

All’edilizia vanno, invece, circa 13 milioni, destinati esclusivamente a ristrutturazioni, manutenzione e messa a norma per rispondere alle sollecitazioni in materia di sicurezza sul lavoro. Segno meno del 6% sull’internazionalizzazione con impegni pero’ assai diversificati: se da un lato si contrarranno i finanziamenti di sedi estere e summer school (chiamate ad aumentare l’autofinanziamento), dall’altro saranno accresciuti quelli alle borse di studio da e per l’estero e ai corsi di laurea internazionali (in inglese o a titoli congiunti e multipli).

Sul fronte delle nuove assunzioni, inoltre, il bilancio consentira’ di raggiungere i limiti massimi consentiti dalla legge (il 50% delle cessazioni del 2009), anche se la sfida nel 2011 sara’ far rientrare le spese fisse di personale entro il 90% del Ffo, pena il blocco del ricambio di personale, a normativa vigente, per gli anni seguenti. Restano, infine, congelate per ora le integrazioni di stipendio per i professori impegnati come presidi, direttori di dipartimento, componenti del Senato accademico, della giunta (indennita’ di carica), ma l’obiettivo e’ quello di provvedere al loro ripristino nel primo semestre 2010.

(Fonte: Adnkronos)